Quando non tutti amavano Cassano…

Stranezze della vita. Momenti in cui ti arriva troppo sangue al cervello e attimi in cui invece non ne arriva per niente. La carriera di Antonio Cassano è intrisa di momenti nei quali troppo sangue gli è andato alla testa, ma per una sola volta il destino gli ha giocato un brutto scherzo: sofferenza cerebrale su base ischemica. In poche parole, per qualche attimo la linfa vitale non gli è giunta là dove doveva.

Fonte immagine: Wikipedia

Del resto Fantantonio è così, tutto o niente, bianco o nero. Niente sfumature, niente vie di mezzo. Dalle liti in Under 21 con Gentile, quando si presentò in ritiro su una Ferrari sgommante, al “cornuto” rifilato a Braschi in quel Milan-Roma, passando per la maglietta blucerchiata spedita in faccia a Pierpaoli in quel Samp-Torino e concludendo con la furibonda lite con Garrone. Sabato 28 ottobre invece, l’esatto opposto. Un piccolo ma fastidioso problema cardiaco, non ha permesso al suo sangue di arrivare in modo corretto al cervello. “Saranno contenti tutti quelli che mi hanno sempre criticato per i mei eccessi”, avrà pensato forse Antonio, ma così non è. Dopo questo spiacevole evento, tutti nel bene o nel male ameranno il talento di Bari Vecchia, anche chi, proprio in virtù delle sue “cassanate”, di quei momenti in cui il sangue a fiumi gli arrivava alla testa, spesso e volentieri l’ha messo da parte, scatenando le ire di un Paese intero. Perchè è vero che Cassano o si ama o si odia, ma sono molti di più coloro che l’hanno sempre adorato, da quel 17 dicembre 1999, da quel controllo di tacco e da quella corsa sotto la Nord del San Nicola. Solo dopo quel Roma-Milan, invece, tutto il mondo del calcio si è stretto intorno a lui sfumando per una buona volta i colori della propria squadra del cuore: non c’è nerazzurro, bianconero o giallorosso che non gli abbia augurato un pronto ritorno in campo; non c’è Presidente, dirigente o allenatore che non abbia mandato un messaggio di incoraggiamento; non c’è una delle sue 700 donne, che non abbia provato dispiacere per ciò che gli è successo. E’ giusto che sia così, perchè da sempre il mondo funziona in questo modo. Solo quando ti accade qualcosa di spiacevole, tutti ti apprezzano…Ora l’Italia intera si augura di vederlo agli Europei di Polonia e Ucraina, tutti si auspicano che il suo sangue torni a scorrere normalmente fra il cuore e la testa. Non tutti, ma molti, invece, sperano che almeno una volta ogni tanto accada l’esatto opposto di quello che è successo sabato sera. Il vero Cassano, è quello con tanto sangue alla testa, e chi ama veramente Cassano, ama anche le sue “cassanate”.

3 pensieri riguardo “Quando non tutti amavano Cassano…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy