Alino e Gila: Bologna come pass per il Brasile

L’estate 2014 sarà quella dei Mondiali in Brasile.

Fonte: Bologna FC
Fonte: Bologna FC

La massima competizione intercontinentale è da sempre vista come traguardo per un giocatore, per una Nazionale o addirittura per una Nazione. Difendere i colori della propria patria, davanti agli occhi di tutto il globo, è indubbiamente un onore al quale in pochi rinuncerebbero e al quale in molti aspirano. Capita così che la stagione che precede il torneo FIFA, diventi una stagione con un’importanza storica, ma al contempo pesantissima; una spada di Damocle sulla testa dei “candidati” alla convocazione: se sbagli, sei fuori. Fra questi papabili vi sono anche Alberto Gilardino e Alessandro Diamanti. Il primo ha rivestito il ruolo di vice-Balotelli durante la Confederations Cup, in seguito ad un’ottima stagione in quel di Bologna. Questa serie di eccellenti prestazioni ha fatto in modo che in molti lo abbiano adocchiato: a partire dall’Inter, fino ad arrivare alla Roma. Le ultime indiscrezioni però, parlano di un tanto agognato ritorno in Emilia, dove l’attaccante di proprietà del Genoa ha trovato una seconda giovinezza. Sorte simile è quella di Alino Diamanti: il numero 23 rossoblù è stato accostato a più riprese a squadre come Inter e Juventus, grazie alla sua tecnica sopraffina. Anch’egli però non ci vuole sentire: Bologna è la sua casa, da lì non si vuole muovere. Entrambi, quindi, hanno trovato in Bologna il loro habitat, ma come mai rifiutare una piazza più importante, proprio nell’anno dei Mondiali, rinunciando così alla possibilità di avere più attenzione mediatica? Il motivo è molto semplice: perché rinunciare alla certezza per buttarsi nell’ignoto proprio nell’anno più importante? Gila ed Alino potrebbero trovarsi “spiazzati” in una cosiddetta big, trovandosi davanti altri giocatori, sfide più impegnative e trovandosi più decentrati di quanto non sarebbero nello spogliatoio di Pioli. Confermarsi a Bologna, per spiccare il volo dopo il Mondiale. Potrebbe essere questo il vero obbiettivo dei due. Bologna potrà dunque sognare con loro per un altro anno, almeno. O così pare.

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