Barcellona, la carica di Neymar: “Sabato bisogna vincere”

 Neymar, appena recuperato da un infortunio al piede, è pronto per la partita di campionato di sabato contro l’Atletico Madrid, in cui spera di essere presente dall’inizio: “Sono perfettamente in regola coi tempi di recupero previsti e farò di tutto per poter giocare. Ho già ripreso ad allenarmi”.

Autore: Basc catala
Neymar. Autore: Basc catala

Il Brasiliano è convinto che il Barça possa vincere la “finale di campionato” contro i Colchoneros: “Siamo pronti per la partita. L’Atletico è una grande squadra formata da grandi giocatori e sarà difficile batterli, ma la nostra unica opzione è vincere. Quest’anno gli infortuni, seppur non gravi, lo hanno tormentato a intervalli continui. L’ultimo in ordine di tempo è arrivato il mese scorso nella finale di Coppa del Re contro il Real, ma ai tifosi assicura “il peggio è passato, prima dei Mondiali sarò di nuovo al 100%.

Proprio sui Mondiali, in casa sua, Neymar afferma: “Ammetto che ero un po’ ansioso circa la convocazione, però dopo l’arrivo della conferma sono rimasto veramente felice. Non mi sento affatto nervoso o con troppa pressione addosso: mi trovo nel mio paese, con la mia famiglia e non c’è nulla da preoccuparsi”.

Angolo curiosità: il talento ha dichiarato che sfoggerà un taglio di capelli ‘inedito’ durante i Mondiali e che le esultanze in caso di gol saranno tutt’altro che banali (già organizzate coi compagni di Nazionale). Inoltre ha ironizzato su Messi dicendo:Ho parlato con Leo, gli ho detto che lui e i suoi compagni argentini non vinceranno mai in Brasile. Solo grazie ai nostri tifosi partiamo in vantaggio per 1-0 in ogni partita”.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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