Italia, Prandelli tuona: “Più italiani in campo. Rossi? Lo aspettiamo”

Cesare Prandelli si è espresso in conferenza stampa a Coverciano.

Prandelli - Fonte ACF Fiorentina
Prandelli – Fonte ACF Fiorentina

Numerosissimi i temi toccati dal tecnico della nazionale finora: da Rossi a Cassano, per finire con moduli e condizione fisica. Ecco le sue parole.

CASSANO – “I giocatori sono già in mentalità pre-mondiale: si giocheranno tutti la possibilità di essere nei ventitrè”.

ROSSI – “Non è serio dire se sono pessimista o ottimista. Dobbiamo aspettare i miglioramenti, di vederlo in campo e poi valutare. Non possiamo dire altro: è un talento, lo vorremmo pronto e già con la maglia da titolare. Ha avuto però un grave infortunio. Dobbiamo aspettare un recupero fisico e psicologico, siamo suoi tifosi e speriamo di vederlo persto in campo”.

QUESTIONE ITALIANI IN CAMPO – “Ci auguriamo tutti di poter vedere più italiani in campo; non dipende da noi, dalla Federazione, ma dalle scelte dei club. Con più coraggio, abbiamo visto che possiamo avere ragazzi interessanti che possono mettere in difficoltà gli stranieri che arrivano”.

MODULI E GIOCATORI – “Abbiamo delle idee ma devono essere accompagnate da qualcosa di concreto. Non vogliamo stupire ma valorizzare il nostro gioco. La qualità del nostro centrocampo può essere la nostra arma in più.
Dal punto di vista caratteriale non saremo secondi a nessuno. Abbiamo avuto la fortuna di fare la Confederations, arriveremo a fine campionato in funzione dell’obiettivo Mondiale, per arrivare preparati dal punto di vista atletico”.

CONDIZIONE FISICA – La sensazione è buona. Conosciamo carattere e volontà dei giocatori, la voglia di fare un lavoro che possa completare un programma. Dopo la partita abbiamo detto più volte, i dati ce lo hanno confermato, che abbiamo corso meno rispetto ad altre sfide.
Grazie alla Lega ed alle squadre, penseremo ad una preparazione che ci permetta di riempire, individualmente, i serbatoi da riempire. Non è un gesto scontato ma è molto, molto importante”.

TOTTI, TONI E DI NATALE – “Per loro ho grande rispetto, meritano grande spazio e considerazione, ammirazione. Io ho scelto questo gruppo, se ci saranno emergenze farò riferimenti diversi ma mi piace vedere giovani che ultimamente hanno dimostrato di reggere la pressione”.

IL DUO DESTRO-IMMOBILE – “Non ne parlo ora. Comunque Immobile la scorsa stagione ha trovato difficoltà ma ha carattere, ha il dna dell’attaccante che non si è fatto vincere da esperienze negative. Si diceva non fosse pronto per la A, ora i critici lo incensano. Sta facendo bene, gli serve tranquillità, le scelte le faremo più avanti e saranno ovviamente giustificate”.”.

AQUILANI – “Qui ci sono quaranta giocatori. Per me sono i migliori in Italia. Non entro in merito ad ogni giocatore: conosciamo le sue qualità, la sua capacità di giocare davanti alla difesa e di lui non posso che parlare bene. Tutti si giocheranno la possibilità di essere con noi”.

IL BABY-FENOMENO SCUFFET –Abbiamo chiamato lui, Perin e Bardi. Sono tre giovani con ottime qualità, interpretano il ruolo in maniera molto valida. In futuro avremo giocatori di grande affidabilità”.

CODICE ETICO – “Ne ho parlato con la squadra perché a volta vengono dubbi. Mi sono confrontato coi giocatori e la risposta è stata positiva da parte di tutti. Nessuno ha obiettato, nessuno ha messo in discussione la nostra e loro scelta.
Non complichiamo le cose: nasce tutto da una mia esigenza. Quando abbiamo deciso il codice etico dissi ai giocatori: se la domenica sto guardando le partite e vedo un già convocato che dà una gomitata o simili, meritate di venire in Nazionale? Tutti mi han detto di no. Non ho bisogno del giudice. Le sanzioni ci sono in settimana, io non devo intervenire o penalizzare una situazione già scritta”.

CONTRATTO –Non abbiamo ancora parlato di questo, abbiamo dato la disponibilità. Non c’è nulla di cui parlare: non ho discusso di dettagli, ho dato disponibilità e voglia di condividere un progetto. E’ un messaggio straordinario del calcio italiano: la Federazione decide di prospettare un contratto ad uno staff prima di un Mondiale”.

 

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