Mondiali 2014, Gruppo C: la Colombia batte la Grecia 3-0. Le pagelle degli ellenici

La Colombia asfalta la Grecia con le reti Armero, Gutierrez e James Rodriguez. A dieci anni dall’impresa nell’Europeo portoghese, gli ellenici non onorano la ricorrenza e soccombono nel loro primo match della rassegna mondiale. Nella prima partita del gruppo C, i Cafeteros mettono il punto esclamativo passeggiando sui rivali. A notte fonda (le 03.00 italiane ndr) si giocherà l’altra partita del gruppo: Costa D’Avorio- Giappone.

Fonte: Stelios Tsaousidis - wikipedia.org
Fonte: Stelios Tsaousidis – wikipedia.org

Il goal subito in partenza taglia le gambe alla compagine di Fernando Santos. La reazione è debole, nonostante per larghi tratti sono i greci a mantenere il possesso palla. All’inizio della ripresa l’Hellas ci crede e conduce il gioco. Al 58′ però, Teo Gutierrez mette ancora in evidenza la fragilità difensiva degli europei e insacca su azione di calcio d’angola. Gekas si divora la rete che poteva riaprire la contesa. Nel finale la Colombia con James Rodriguez chiude i giochi regalandosi la momentanea testa del girone.

Ecco le pagelle dei greci:

PAGELLE GRECIA

Karnezis voto 5: L’estremo difensore non ha gravissime colpe sulle reti subite, ma è troppo molle negli interventi. Anonimo.

Torosidis 6: Il migliore dei suoi assieme a Samaras. Presiede la fascia destra con ordine, non disdegnando l’affondo offensivo. Confeziona un assist al bacio che Gekas non sfrutta, a porta spalancata. Poco assistito.

Manolas 5: Comincia malissimo con la deviazione che favorisce la rete del vantaggio avversario. Col passare dei minuti cresce, poi crollare con tutta la squadra. Promessa non mantenuta.

Papastathopoulos 5: Meglio del suo compagno di reparto, soprattutto perchè avvia con personalità le azioni elleniche. Peccato che la linea difensiva continua a sbandare clamorosamente, trascinandolo negli inferi.

Holebas 4.5: Tra i peggiori. Spesso arriva sulla trequarti avversaria senza sapere cosa fare. Si addormenta in occasione del goal di Gutierrez ed anche sulla terza marcatura non è esente da colpe. Da rivedere.

Salpingidis 5: Se non altro ci mette la corsa. Dovrebbe fare da collante tra le azione offensive e difensive, ma incide pochissimo. I soli polmoni non bastano. Il senatore greco cede al passo dei giovani Cafeteros (dal 56‘ Fetfazidis 5: Il folletto del Genoa tocca tanti palloni ma è piuttosto disordinato. Non punge)

Konè 5.5: Uno dei pochi a non sfigurare. Il centrocampista del Bologna ci mette l’anima e sfiora pure il goal: la risposta di Ospina gli nega la gioia. La Grecia deve puntare su di lui se vuole mantenere qualche speranza di passare il turno. (dal 78′ Karagounis s.v.: La leggenda ellenica firma la sola presenza quando ormai i compagni hanno già gettato la spugna)

Katsouranis 5.5: Il perno della Grecia degli eroi fa da schermo davanti alla difesa e si fa sentire usando il fisico. Polmoni e atletismo, ma poca qualità. Il solo cuore, purtroppo, non basta. Stoico.

Maniatis 4.5: Schierato in mezzo al campo non si capisce bene quali intenzioni abbia. Confuso e privo di idee, sbaglia un numero incalcolabile di palloni. Prima faceva il terzino: forse dovrebbe pensare di ritornare alle origini.

Samaras 6 (il migliore): L’esterno del Celtic si conferma tra le poche certezze di questa Nazionale; è l’unico che crea un po’ di apprensione ai Cafeteros.  Lotta contro Zuniga senza demeritare. Il bellissimo sinistro piazzato nel finale meriterebbe ben altra sorte. Predica nel buio.

Gekas 4: Non pervenuto. Dovrebbe far salire la squadra, ma sbatte continuamente contro il muro sudamericano: Yepes e Zapata lo annullano. Riesce nell’impresa di colpire la traversa a porta vuota da un metro di distanza. Gli anni passano per tutti purtroppo. (dal 64‘ Mitroglu 5.5: In poco meno di mezz’ora fa molto meglio del suo collega. Santos deve sperare che la sue condizioni migliorino: la Grecia ha bisogno di lui)

All. Fernando Santos 5: Il tecnico mantiene il copione che ha fatto le fortune di questa Nazionale: calcio abbottonato, difesa e contropiede. La scelta è  condivisibile per il materiale che possiede, purtroppo però nemmeno i contropiedi sono fruttuosi e la Colombia qualche spazio lo concede. Faccia l’impossibile per recuperare Mitroglu, non può farne a meno.

 

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