Argentina-Islanda 1-1, le pagelle dell’Albiceleste: Messi le prova tutte, ma non basta

Messi si carica sulle spalle il peso e le responsabilità di tutti, ma ne finisce schiacciato. L’Argentina sembra giocare per aspettare che il 10 la porti dove può.

Caballero 5 : In occasione del gol islandese ha una grave incertezza, in generale dà una sensazione di scarsa affidabilità. Pare non all’altezza del contesto.
Tagliafico 6 : Primo tempo prudente e più sulla difensiva, nella ripresa più intraprendente, un pò per scelta e un pò no. Sufficente ma niente di più, e sarebbe servito quel qualcosa di più.
Rojo 6 : Poco impegnato nel primo tempo, in ciabatte per tutta la ripresa. Sicuro nella circolazione di palla, forse troppo conservativo nelle scelte in impostazione. Tira con buona personalità in occasione del gol di Aguero.
Otamendi 6,5 : Sui palloni aerei una sicurezza, fa sentire tutta la sua fisicità e leadership. Poche sbavature in una partita che certifica la sua ottima stagione a grandi livelli.
Salvio 6,5 : Primo tempo propositivo, con diverse sovrapposizioni e spunti sul fondo. Ripresa un pò meno esuberante, ma comunque rimane una prova positiva. Uno dei pochi che non si è nascosto.
Biglia 5 : Regia veramente troppo scolastica, conservativo all’eccesso in ogni scelta. Che prediligesse il gioco corto era ampiamente risaputo, ma per scardinare il fortino islandese serviva assumersi dei rischi nelle giocate, e lui, come altri, ha delegato troppe responsabilità, per rifugiarsi nella tranquilla ombra del Diez. (Dal ’53 Banega 6,5: Sampaoli lo inserisce per togliere a Messi almeno le responsabilità di prima costruzione, e lui ripaga con una buonissima prestazione. Nettamente migliore di molti a livello di personalità, idee, volontà, vivacità . Biglia da rivedere, Banega da rivedere in campo.)
Mascherano 5,5: Dare un insufficenza al Jefecito è difficile, ma questa sua ultima versione pre ritiro è insufficente su tutti i livelli. Anche lui come Biglia si limita al compitino in impostazione, e la loro coesistenza pare ardua. Grande leadership come sempre, ma se rimane in campo, va affiancato a personale di maggior dinamismo.
Mezo 6: Partita generosa la sua, senza particolari picchi. Molta corsa, pochi dribbling ma tanta disciplina. (Dal ’83 Higuain sv. Pochi minuti per El Pipita, troppo pochi per poter incidere sulla partita. Col senno di poi, poteva entrare prima, ma non è nemmeno scandaloso che sia entrato solo a quel punto).
Messi 7 : Il rigore sbagliato pesa come un macigno, ma non può cancellare una prestazione in cui Messi sembra essere quasi l’unico a provarci, come se fosse esclusivamente compito suo assumersi delle responsabilità. Tira in porta innumerevoli volte, è scortato sempre da almeno 3 islandesi e tre quarti di squadra aspettano che sia lui da solo a cambiare le sorti della gara. Costretto a essere Atlante, non è giusto condannare la sua umanità.
Di Maria 5 : Confinato sulla fascia sinistra, non ha più l’esplosività di un tempo ma punta poco e mai l’avversario e incide veramente zero sulla gara, e visto il talento del Fideo, non si deve accontentare di essere di meno. (Dal ’74 Pavon 6,5: Un candelotto di dinamismo e incoscenza scagliato da Sampaoli nel rettangolo, il 7 del Boca mostra i muscoli. Si parla di lui da tempo, e un motivo c’è. Ruba l’occhio dopo pochi secondi, e fa capire che l’Argentina ha bisogno di lui, di gente che non abbia sul groppone fantasmi del passato e che abbia la serenità di giocare su questi palcoscenici senza alimentare la catena del “compitino e vediamo cosa fa il 10”.)
Aguero 6,5 : Unico partner in campo di Messi, segna un gol bello e importante, e l’Argentina sembra essersi scrollata di dosso il peso di tante situazioni difficili, anche se poi non è così. Per il resto partita generosa e di grande personalità, che per la Selecion conta come oro in questo momento.