Nazionale, Abete è sicuro: “Sarà un mondiale difficile. Convocazioni? C’è tanta scelta per Prandelli”

Inizia oggi, a Coverciano, lo stage della nazionale che vede impegnati 42 giocatori sotto gli occhi del ct Prandelli.

Fonte: G.M.Belli (flickr.com)
Fonte: G.M.Belli (flickr.com)

Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha parlato a  Radio Anch’io lo Sport del Mondiale in partenza il prossimo giugno.

Sarà un Mondiale molto difficile, anche perché giochiamo non in una Nazione ma in un vero e proprio continente con distanze enormi. Abbiamo un girone complesso ed in più nella parte alta del tabellone ci sono squadre fortissime come la Spagna, la Colombia o il Brasile. A questo poi dobbiamo considerare anche il fatto che una squadra europea non ha mai vinto in Sudamerica“.

Nazionale che sarà guidata, in Brasile ancora da Cesare Prandelli destinato a rimanere per altri anni seduto in panchina:Non c’è nessuna clausola nel contratto con il ct in base ai risultati del prossimo Mondiale. Abbiamo fatto una valutazione sulla base di quanto fatto finora, con il secondo posto agli Europei e il terzo alla Confederations Cup. Sappiamo grandezze e criticità della Nazionale, noi abbiamo fiducia nel suo lavoro e gli abbiamo dimostrato. Il suo ruolo resta però quello di ct, per le rappresentative giovanili siamo coperti con un grande tecnico come Arrigo Sacchi”.

Ci si concentra poi su Antonio Cassano e i possibili convocati:Si tratta di un grande giocatore, sarà importante la valutazione che verrà data sulla sua condizione perché come qualità non è in discussione. C’è tanta scelta per Prandelli, qualcuno sta avendo un periodo di appannamento ma qualcuno sta crescendo notevolmente. Le scelte saranno comunque difficili, è una situazione complessa soprattutto a centrocampo e attacco”.

Infine c’è spazio anche per un commento sul “caso Destro” e la prova tv: “C’è anche un ricorso pendente della Roma su tale situazione e qualsiasi giudizio venga espresso dalla Federazione viene spesso utilizzato come un elemento di confronto con le decisioni della Giustizia Sportiva. La prova tv è dal 2005 che viene utilizzata per gli atti di violenza. Il mondo del calcio ha ritenuto di utilizzare lo strumento tecnologico per valutare tali episodi. Se l’arbitro non ha visto tali atti è lecito utilizzare tali mezzi da parte della Giustizia Sportiva“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy