Nazionale: arrivano gli juventini a Coverciano, ma sono anche gli altri a parlare…

Il gruppo azzurro presente a Coverciano è finalmente completo, dopo gli arrivi dei giocatori della Juventus, impegnati nella finale di Coppa Italia, del napoletano Maggio, che ha posticipato l’arrivo per le stesse ragioni, e di Thiago Motta, proveniente da Parigi.

Sono stati molti i pre-convocati che oggi hanno parlato in conferenza stampa o ai giornali. Ecco allora tutte le dichiarazioni odierne:
 
BARZAGLI – “L’Italia di oggi è una squadra che si lascia definitivamente alle spalle l’epoca del Mondiale vinto: rispetto al 2006 siamo rimasti io, Buffon, Pirlo e De Rossi. Anche allora c’era un blocco Juve, la diversità è che c’era gente più abituata a giocare ad alto livello. La differenza deve farla la grande voglia di diventare protagonisti. Avevo 25 anni, ora ne ho 31 e sono cambiate moltissime cose nella vita. Siamo un blocco, questo sì, ma ogni squadra segue tuttavia un proprio percorso che non si può stravolgere e in Nazionale ci sono molti giocatori di squadre diverse dalla nostra. Si comincia a capire che a livello europeo non si può più vincere con la formuletta dello stare tutti indietro e partire in contropiede. E lo dico da difensore”.
 
BONUCCI – “Noi della Juve eravamo impazienti di raggiungere la Nazionale, siamo arrivati in antcipo. Chiellini? Di sicuro contro la Spagna sarà al suo posto. Tutti noi siamo impazienti di poter fare bene. Dopo una stagione strepitosa con la maglia bianconera spero di poter entrare a far parte dei 23 e poi magari giocare insieme ai miei compagni di squadra anche in Azzurro. E’ giusto che il CT confermi comunque il sistema di gioco che tanto bene ha fatto nelle qualificazioni. Prandelli ha fatto il lavoro per bene: ha dato un gioco, un codice di comportamento, ha creato una squadra che gli assomiglia”.
 
NOCERINO – “Quando arrivai in Nazionale per la prima volta, sembrava fossi stato preso da un semaforo e portato qui per caso (scherza ndr). A volte mi viene da ridere ripensando a quel momento, è stato uno stimolo ulteriore. Ed incontrare adesso coloro che lo sostenevano, mi fa sorridere. Aver fatto cambiare idea a molti è bello: e queste persone hanno mostrato intelligenza nel rivedere i propri giudizi. L’obiettivo è fare il massimo, non voglio parlare di altro. Anche perché non so ancora qual è il nostro massimo. Sicuramente rispettiamo tutti, ma anche gli altri devono rispettare l’Italia”.
 
DIAMANTI – “Se mi ricapitasse un’altra volta la febbre, come nella mia prima occasione in azzurro, lo direi, perché quella era veramente alta. Quella volta lì avevo una occasione troppo grande per non rendere la fiducia al mister. Poi, per chi come me ha fatto tutta la trafila, ritrovarsi in Nazionale e fermarsi con la febbre sarebbe stato limitativo. Dopo il primo tempo giocato a Klagenfurt, ho ricominciato a lavorare duramente, ed ho fatto di tutto per essere richiamato. Ho fatto una buonissima stagione, poi il mister mi ha dato questa grande possibilità. Sapremo il 29 prossimo se farò parte dei ventitre, ma per adesso non ho prenotato le vacanze. Lo faccio sempre il giorno prima”.
 
Anche il professor Castellacci, infine, ha preso la parola per spiegare le condizioni fisiche degli acciaccati Chiellini e Montolivo: “Abbiamo anticipato ad oggi i controlli su Montolivo e Chiellini che dovevano essere effettuati nella giornata di lunedì visti i tanti impegni che ci aspettano. C’è un miglioramento per ambedue i ragazzi da quanto si evince dalle risonanze, tuttavia non sono ancora al 100 %. Lavoreremo in tal senso per farli rientrare il prima possibile”.