Nazionale: Prandelli non esclude il ritorno di Di Natale per gli Europei

24 Giugno 2010, Johannesburg: all’Ellis Park, contro la Slovacchia, Antonio Di Natale disputa la sua ultima partita in nazionale, al termine della quale uscirà dal campo, avvolto dal frastuono delle vuvuzelas, senza nascondere le lacrime per una clamorosa sconfitta.

Fonte immagine: ViolaChannel
Da allora, la storia del capitano dell’Udinese non ha più riaperto il capitolo azzurro: nell’estate successiva al disastro sudafricano, dopo aver rifiutato la gloriosa offerta della Juventus (rinunciando forse all’unica opportunità di approdare in una big in carriera), Totò ha pensato solo ad onorare la maglia dell’Udinese, gettando sempre il cuore oltre l’ostacolo per dimenticare quanto prima l’esperienza appena vissuta e costruirsi degnamente il suo ultimo futuro. L’Italia, intanto, rinasceva senza di lui.
Il leitmotiv della nazionale di Prandelli è stato chiaro sin dall’inizio: puntare principalmente su forze fresche e nuove leve, anche per evitare il ritorno dei tormentoni lippiani. Soprattutto per questa ragione, nonostante il disaccordo dei media e della tifoseria, Di Natale ha dovuto lasciar spazio ai vari Giuseppe Rossi, Cassano e Balotelli, senza parola proferire, se non per rispondere, quando opportunamente interpellato sul tema “convocazioni”, che rispettava le scelte del nuovo ct.
Il nome di Di Natale sembrava ormai essere stato archiviato da Prandelli come facente parte di un passato storico: quando gli balenò l’ipotesi di richiamare a Coverciano Totti e Del Piero nel caso di una gara decisiva nelle qualificazioni ad Euro 2012, il tecnico di Orzinuovi aggiunse infatti nella lista dell’usato d’epoca anche il capitano dell’Udinese, oltre che Di Vaio. Oggi, però, la stella di Di Natale, ancora raggiante, potrebbe tornare a splendere ancora di più, persino in nazionale.
Se il ricordo dei Mondiali non è dei più felici, di sicuro per Totò non lo sarà nemmeno quello degli Europei: quel rigore sbagliato a Vienna contro la Spagna pesa ancora sulla coscienza dello scugnizzo napoletano. Per la prima volta, però, il numero 10 friuliano potrebbe avere l’opportunità di riscattarsi anche con la maglia dell’Italia. “Se dovesse fare un campionato come quello dell’anno scorso, lo riprenderò in considerazione: le ultime parole fuoriuscite dalla bocca di Prandelli gli avranno schiacciato le labbra, per quanto fossero pesanti. Di Natale può tornare in nazionale. Il ct dell’Italia, intento a riportare in alto l’orgoglio nostrano per cancellare dalle menti il Sudafrica, si batterà per organizzare degli stage straordinari nel corso della stagione appena iniziata per forgiare la squadra in vista di Polonia ed Ucraina. E’ tutto di nuovo nelle mani di Totò, come lo fu quella notte in Austria, come lo è stato quella sera sul dischetto contro l’Arsenal: questa volta, però, Totò non deve sbagliare.
Con l’eventuale ritorno di Di Natale, Prandelli andrebbe a rimpolpare il pacchetto offensivo azzurro, al momento sicuramente il meglio assortito della rosa, e potrebbe cogliere persino il risultato di perfezionarlo. Lungo la strada per Euro 2012, pertanto, considerando le inamovibili presenze di Cassano e Balotelli, Di Natale potrebbe diventare così la terza seconda punta della nazionale, cui si aggiungerebbe Giuseppe Rossi (anche se c’è un Quagliarella che scalpita per tornare). A Prandelli spetterebbe dunque il compito di scegliere solo due punte centrali fra Gilardino, Borriello, Matri e Pazzini.
Ora la palla ce l’hai tu, Totò. Come sempre.

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