Prandelli, perchè portare Cerci ed El Shaarawy se poi non giocano?

Una domanda probabilmente starà occupando la mente di oltre un italiano su due dopo la Semifinale persa con la Spagna, al di là delle sostituzioni di Cesare Prandelli e dell’infortunio di Balotelli che hanno condizionato il reparto offensivo.

Fonte: Roberto Vicario
Fonte: Roberto Vicario

Che fine ha fatto Stephan El Shaarawy? Il Faraone del Milan quest’anno è diventato un punto fermo della Nazionale grazie alle sue ottime prestazioni, anche dal punto di vista realizzativo, in maglia rossonera. 9 le sue presenze dalla prima convocazione nell’Agosto 2012, di cui 5 da titolare. Qualcosa inizia a scricchiolare nel match del 7 giugno contro la Repubblica Ceca per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, gara in cui il Ct schiera titolare il Faraone salvo poi sostituirlo a fine primo tempo dopo una prestazione opaca; all’arrivo in Brasile arriva la prima panchina nell’amichevole con Haiti, salvo poi giocare l’ultima mezz’ora. In Confederations Cup in quattro partite soli 18 minuti all’attivo, ma quel che più stupisce è il fatto che non si sia praticamente mai nemmeno scaldato. Nella semifinale contro la Spagna, visto anche l’infortunio di Balotelli, molti lo vedevano titolare, ma il Ct gli ha preferito Gilardino, più utile in mezzo all’area e nel gioco fisico; al momento di sostituire il giocatore del Bologna è stato mandato in campo Sebastian Giovinco, uno che certo non è una prima punta e non predilige giocare in mezzo all’area, per di più isolato.
Altro caso simile ad El Shaarawy quello di Alessio Cerci: l’esterno offensivo del Torino è appena approdato in Nazionale, quindi magari al Ct si puo attribuire questa scusante, inoltre Candreva nelle due gare in cui è stato utilizzato non ha sfigurato e Giaccherini è certamente il miglior azzurro della Confederations Cup, ma nella gara con la Spagna anche per lui sembrava potesse esserci un po’ di spazio mentre invece Prandelli lo ha lasciato a guardare in panchina.
Caso diverso quello di Diamanti: lui l’occasione l’ha avuta nell’ultima gara del girone eliminatorio con il Brasile, schierato titolare e sostituito proprio da El Shaarawy dopo una prestazione non particolarmente brillante.
Inoltre il nostro Commissario Tecnico i migliori risultati alla guida della Nazionale li ha ottenuti giocando con tre punte, per poi passare a due punte (vedi Balotelli-Cassano o appunto Balotelli-El Shaarawy), quindi verrebbe da chiedersi perchè d’improvviso cambiare ancora e giocare con una punta sola, che non migliora il nostro gioco che, anzi, prima era bello e sembrava potesse provare ad avvicinarsi a quello spagnolo, ora invece è fatto di difesa e contropiede, anche per via di una condizione fisica non eccezionale.
Manca un anno al Mondiale e tutti noi italiani speriamo che il Ct riveda bene le sue decisioni ed il modulo, a partire dalla finalina di Confederations Cup di domenica con l’Uruguay, dove potrebbe magari inserire con Gilardino Stephan El Shaarawy o Alessio Cerci, e magari rivedere il codice etico imposto, visto che forse un attaccante come Osvaldo potrebbe fare comodo a questa Nazionale, aspettando il rientro dalla squalifica nelle prossime gare di Balotelli.

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