Che fine ha fatto… Vikash Dhorasoo tra Milan, poker e cinema?

Mi sento come un ragazzino che sta per realizzare un grande sogno. Un sogno che spero possa durare al di là dei due anni previsti dal contratto”. Furono queste le prime parole da rossonero di Vikash Dhorasoo. Volete sapere com’è andata a finire? L’esperienza all’ombra di San Siro del giocatore francese è durata appena un anno, solo 16 presenze e nessuna rete.

(C) Soccermagazine.it
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Eppure la storia della meteora milanista era partita da lontano. Precisamente dalle Isole Mauritius, paese natale dei genitori di Dhorasoo, che nasce in Francia, in Normandia, nel 1973. Si forma al Le Havre dove lo notano gli osservatori dell’Olympique Lione. È il battesimo del fuoco, la compagine lionese si apprestava a diventare la squadra da battere in Ligue 1. L’inizio di questo ciclo avviene con la vittoria in Coppa di Lega nel 2001, poi il centrocampista passa in prestito al Bordeux dove vince di nuovo lo stesso trofeo. Rientrato all’OL, Dhorasso vince tutto, o quasi: è per due volte campione di Francia, per due volte alza al cielo la supercoppa nazionale.

Dalle parti di Milanello intanto, qualcuno aveva messo gli occhi su di lui. È Adriano Galliani, che, come sempre, fiuta l’affare a parametro zero e porta il centrocampista alla corte di Ancelotti. Doveva essere l’innesto di qualità e quantità ma la sua avventura durerà solo un anno. Nessun gol, o meglio, un gol lo aveva fatto: contro il Bologna, un destro al volo bellissimo dal limite dell’area. L’arbitro però giudicò irregolare il contrasto precedente e annullò il tutto.

Ma Dhorasoo in patria gode ancora di grande stima. Per non perdere il biglietto dei mondiali del 2006, torna in Francia al PSG, dove ritrova la maglia da titolare e soprattutto la numero 10. Con i parigini vince una Coppa di Francia e sale sul treno per la Germania. Il centrocampista amava giocare sulla fascia e invece nella spedizione iridata si riscopre regista. Ma non in mezzo al campo bensì con la sua telecamera, per documentare la vita da riserva nella nazionale blues. Il prodotto sarà il film The Substitute, con tanto di interviste ai compagni di squadra e immagini tratte dalle sedute di allenamento della selezione francese. Neanche a dirlo, l’aspirante regista Dhorasoo finisce nell’occhio del ciclone. Quando il documentario viene proiettato, vincendo anche un premio Festival del Cinema di Berlino nel 2007, impazzano le polemiche. E il giocatore viene messo fuori rosa anche dal PSG.

Licenziato dalla squadra di Parigi, Vikash passa dal verde del campo di calcio al verde del copritavolo da poker. Organizza il torneo “Fate fuori Dhorasoo”, a chi ci sarebbe riuscito sarebbero andati 1000 euro. Il richiamo del campo però è troppo forte, e il centrocampista torna in Italia, accettando l’offerta del Livorno. Ennesimo flop di una carriera travagliata, in Toscana resterà fino a Natale quando decide di rescindere il contratto, infastidito dalla richiesta del tecnico Camolese di giocare una partita con la Primavera amaranto.

L’ultima apparizione dell’ex Milan è questa volta in ambito finanziario, con il francese che ha tentato la scalata alla dirigenze del Le Havre, club che lo aveva lanciato. Era a capo di una cordata di imprenditori indiani. L’offerta era di 10 milioni. Chissà, forse Dhorasoo da esperto giocatore di poker aveva tentato il bluff, però senza riuscirci.

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