Le Stati(calci)stiche: Fiorentina di zebra

Se in vetta alla classifica non cambia nulla, l’ottava giornata sarà ricordata per il rocambolesco risultato di Firenze.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

Come ricorda OptaPaolo l’ultima volta che la Juventus aveva perso dopo un vantaggio di due reti a zero fu nell’ottobre 2009, contro il Napoli.

 

E dire che la gara era iniziata con il migliore dei modi per le zebre: prima il rigore di Tevez, poi il secondo gol in campionato per Pogba, (segnati entrambi in trasferta; e si noti che nella scorsa stagione aveva segnato 5 volte solo in casa), sembravano aver chiuso il match. E invece i viola hanno alzato la china e si è svegliato Pepito Rossi, autore della sua prima tripletta in gare ufficiali. La Fiorentina è diventata improvvisamente spietata. Basta considerare d’altronde il suo peso offensivo: la sua percentuale realizzativa quest’anno è giunta al 21,8%, inferiore solo al 22% della Roma. I ragazzi di Conte sono fermi invece al 15% e devono accontentarsi semplicemente del primato di tiri nello specchio (53%).

 

Prosegue, intanto, la marcia senza sosta della capolista: prima della Roma, solo i bianconeri di Torino erano riusciti a vincere 8 volte su 8 a inizio campionato in Serie A, e questo per ben tre volte, di cui l’ultima nel 2005-06. Certo, va detto che finora i romanisti hanno goduto di cinque rigori a favore, il che rappresenta un record tra i principali tornei europei. Con l’infortunio di Totti è toccato a Pjanic realizzare dal dischetto. Con l’altra rete il bosniaco giunge a quota tre ed eguaglia il suo record di goal in A. La gara contro il Napoli difficilmente sarebbe finita a reti inviolate: la storia dice che l’ultimo zero a zero tra le due squadre risale al lontano 1995 e da allora in 20 sfide nella massima serie almeno una volta era stata bucata la rete.

 

Le vere sorprese della giornata arrivano da due neo-promosse: se il Sassuolo può festeggiare la sua prima vittoria in Serie A, il Verona si trova sorprendentemente al quarto posto in quota Champions League. La vittoria in extremis contro il Parma è arrivata non solo grazie alla terza realizzazione del difensore bomber Cacciatore, ma anche grazie alla doppietta su rigore di Jorginho. Il brasiliano deve ringraziare soprattutto Luca Toni che si è procurato già 3 penalty, più di ogni altro in questa stagione nei 5 maggiori campionati d’Europa.

 

Chi davvero non riesce ad ingranare quest’anno sembra essere il Catania. Gli etnei hanno ottenuto solo un successo in otto giornate, con due pareggi e 5 sconfitte. Una partenza peggiore in Sicilia si era vista solo nelle stagioni 1965-66 e 2009-10. Tre punti persi anche a causa del cagliaritano Ibarbo che mette a segno il suo terzo goal contro i catanesi, inclusa la sua prima gioia nel dicembre 2011. Quello di Bergessio, invece, è stato il quarto gol stagionale incassato dai sardi di testa, meno del solo Milan che ne ha presi 5.

 

A proposito dei rossoneri, i giocatori di Allegri vincono ma non convincono: se va applaudita la seconda rete di Birsa in due presenze, cioè tante quante ne ha fatte nelle precedenti 29, dalle parti di Milanello dovrebbero riflettere su un altro dato. Il reparto offensivo ha forse bisogno di riserve che siano più all’altezza dei titolari. Si prenda ad esempio il giovane Niang: è stato il calciatore a fare più tiri contro l’Udinese, ma nessuno nello specchio della porta. Per la mera fortuna dei friulani, i quali hanno perso tutte le ultime quattro trasferte di Serie A. In pratica manca poco alle cinque di fila dal gennaio 2009.

 

Infine vanno citate le vittorie ottenute a Bergamo e Genova. Per quanto riguarda l’Atalanta va notato che nove degli 11 gol stagionali hanno visto protagonisti, con gol o assist, almeno uno tra Denis e Cigarini. Il Genoa, invece, ha abbattuto un ostacolo che sembrava insormontabile: passare in vantaggio in una partita casalinga.

 

La vera curiosità della giornata, tuttavia, è quella che riguarda i calci di rigore. Sono ben undici le volte in cui gli arbitri italiani hanno fischiato indicando il dischetto: un vero record almeno da quando OptaPaolo raccoglie questo dato, la stagione 2004/05.

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