Le Stati(calci)stiche: La Grande Noia

Se si esclude qualche gara, il 26esimo turno sarà ricordato per l’Oscar alla Grande Noia, parafrasando Sorrentino, considerate le poche reti messe a segno, i pareggi a porte inviolate e la solita vittoria della Juventus che priva di entusiasmo la lotta scudetto.cesar_01_1

 

Stavolta gli juventini si sono mostrati più cinici del solito, dal momento che hanno saputo trasformare in oro le poche occasioni avute nella grande sfida contro il Milan. All’inizio del match lo spettacolo doveva essere garantito. Si affrontavano, infatti, le due squadre che hanno tirato maggiormente in questo campionato, con i 322 tiri bianconeri e i 319 rossoneri. Alla fine del primo tempo, tuttavia, si era vista una partita molto lontana dalle aspettative. Gli uomini di Seedorf erano superiori per tiri (16 a 6), passaggi (240 vs 174), possesso palla (58% vs 42%) e corner (4 a 1), tranne che per il risultato, grazie al vantaggio di Llorente, giunto per merito del sesto assist vincente di Stephan Lichtsteiner, un record tra i difensori in questo campionato. Un esito confermato poi nella seconda frazione, nel momento in cui è arrivata l’esultanza numero 15 del neo-capocannoniere Carlos Tévez.

 

Alla Juventus resta quindi la lucidità e l’alternativa sotto porta, tanto che è l’unico club del massimo torneo ad avere tre giocatori con più di 10 goal all’attivo (Tevez 15, Vidal e Llorente 11). Il Milan, invece, va menzionato solo per averci provato, come dimostra il primato nei tiri in porta dall’inizio del 2014 (63).

 

Se la prima in classifica ha la possibilità di scegliere in avanti, lo stesso non si può dire del Napoli. L’iniziale vantaggio contro il Livorno non poteva che arrivare su calcio di rigore: i toscani sono la squadra ad aver avuto più penalty contro, tutti segnati dagli avversari. L’immediato pari con l’auto-goal di Reina ha però smorzato ogni gioia. I partenopei, così, confermano di non saper riuscire a vincere senza il loro bomber in campo, Gonzalo Higuain, il quale resta, tuttavia, l’unico giocatore di una squadra italiana ad aver raggiunto quota 20 goal in stagione.

 

Altro calciatore la cui assenza si fa notare è sicuramente Francesco Totti: con lui la Roma ha segnato 2,5 goal a partita, e solo 1,1 quando non ha giocato. Ad ogni modo tutti si aspettano ogni volta dai giallorossi un pericolo serio in attacco, e invece contro l’Inter hanno deluso tutti. Si affrontavano le due squadre che hanno segnato più reti sugli sviluppi di un calcio d’angolo in questo campionato, otto. E poi l’Inter non aveva mai conservato inviolata la propria porta nelle precedenti sei trasferte di campionato. Certo, la Roma ha subito solo due goal in casa finora, cioè almeno tre in meno di ogni altra squadra dei cinque maggiori campionati europei. Però lo zero a zero finale è stato senza ombra di dubbio tra i risultati più noiosi della giornata.

 

Per restare in tema di Oscar, a contendersi il premio di miglior attore non protagonista sono Antonio Di Natale e Riccardo Meggiorini. L’attaccante dell’Udinese è stato autore contro il Cagliari di sette tiri, inclusi quelli ribattuti, un record personale in una partita di questo campionato. Peccato però che la sua squadra abbia preso tre sberle dai sardi vanificando ogni suo sforzo. Il centravanti del Torino, invece, è tra i suoi colleghi di reparto quello che ha giocato più partite (22) senza riuscire ancora a segnare in questo campionato. Nell’incontro con la Sampdoria i granata si sono comportati come il bomber friulano: hanno raggiunto, cioè, il proprio primato nei tiri effettuati in una sola gara, con le loro 21 conclusioni.

 

Con il 2 a 0 corsaro e sorprendente, inflitto al Torino fuori casa, i blucerchiati si aggiudicano così la statuetta del miglior film straniero, da condividere però con il Parma, che sbanca di misura il campo del Sassuolo e resta imbattuto da 14 giornate (7 vittorie, 7 pareggi), un record assoluto nella sua storia in A. Solo la Juventus (26) ha raccolto più punti dei ducali (21) nelle ultime 10 giornate.

Infine una nota disciplinare:  come fa notare OpaPaolo, con il quindicesimo cartellino, di cui 14 gialli, Bostjan Cesar del Chievo detiene il record nei principali cinque campionati europei. Insomma, con lui in campo, altro che grande noia. Almeno per gli arbitri.

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