Le Stati(calci)stiche: Prime volte e doppiette

Questa 35° giornata è piena di “prime volte”. Oltre a Giacomo Beretta, attaccante del Milan che debutta in Serie A, altri 11 giocatori ricorderanno questa prima domenica di maggio: Budan, Rigoni, Pinzi, Asamoah, Dzemaili, Modesto, Tissone, Mannini, Rosi, Bentivoglio e Huseklepp realizzano la loro prima rete in questa stagione. Per quanto riguarda in particolare il centrocampista macedone del Parma si tratta della prima assoluta da quando gioca in Italia.

Il turno si caratterizza anche per le doppiette che sono, infatti, ben cinque. Caracciolo fa sognare i tifosi del Brescia che però devono ogni volta arrendersi ai molteplici ritorni al pareggio della Sampdoria. Cerci ne segna due per la seconda partita consecutiva e in quel di Firenze gli fa compagnia D’Agostino che castiga così la sua ex squadra, l’Udinese, contribuendo quindi alla quarta sconfitta per i friulani in cinque gare. Si conferma poi la regola, valida per questa parte finale dei giochi, secondo cui “Totti o non segna o ne fa due”: è la quarta doppietta quest’anno per il capitano giallorosso, nona gioia in sette incontri. Arriva in tal modo al gol numero 206 in A, superando Roberto Baggio al quinto posto nella classifica dei migliori capo-cannonieri di sempre. Se quella regola fosse “scientificamente certa” verrebbe da pensare che il “Pupone” abbia sbagliato apposta il rigore calciato sul palo. Si tratta del 13° penalty assegnato ai giallorossi che nelle ultime partite potrebbero anche provare a raggiungere il record stabilito dal Milan: nel campionato ’50-’51 gli arbitri fischiarono a loro favore ben 18 volte e i rossoneri divennero campioni d’Italia.

 

Per i rossoneri stavolta la vittoria matematica dello scudetto viene bloccata dalla quinta doppietta della giornata, quella di Giampaolo Pazzini realizzata negli ultimi minuti di recupero (’91 e ’94) della sfida contro il Cesena. Terminata la “quaresima” di astinenza dal goal per l’ariete nerazzurro: non segnava dalla gara del 20 marzo contro il Lecce. È la sua terza realizzazione allo stadio Manuzzi: la prima con la maglia della Sampdoria il 31 ottobre, poi la doppietta nell’anticipo di sabato con cui raggiunge l’ottava rete con gli ex campioni d’Italia e la ventesima dall’inizio della stagione tra campionato e coppe. Che l’Inter poi riesca a vincere nel rush finale ormai non è più una novità : quella contro i romagnoli è la sesta vittoria ottenuta in rimonta dopo i match contro Catania, Palermo, Genoa, Bayern Monaco e Lazio. Per i cesenati, invece, ottime le prove per Luca Ceccarelli, giunto al quinto assist stagionale, e per Igor Budan che, come detto, mette a segno il suo primo goal in campionato.

 

Terza in classifica resta il Napoli: gli azzurri vincono contro il Genoa, ottengono la 21° vittoria in campionato ed eguagliano il record dei giocatori partenopei che vinsero il secondo scudetto della società  napoletana. Contro i rossoblu genovesi gli uomini di Mazzarri avevano vinto anche all’andata, sempre grazie alla rete decisiva di Hamsik, arrivato all’undicesima rete in stagione e ad una sola distanza dal suo massimo personale.

 

Particolare la “serie delle consecutive”. Si segnalano, infatti, la terza vittoria consecutiva del Parma e la quinta del Milan. A quest’ultima si controbilancia la quinta sconfitta di fila del Bologna.

 

Infine diamo un’occhiata ai cartellini. Sono 32 i gialli totali, con un massimo verificatori in Inter-Cesena (in cui sono stati 5 gli ammoniti) e un minimo in Parma-Palermo, partita da calma piatta per l’arbitro: zero ammonizioni e zero espulsioni. I rossi della giornata sono stati 6 di cui la metà  solo in Bari-Roma. Lo scontro dello stadio San Nicola, inoltre, è stato l’unico in cui sono stati fischiati dei calci di rigore: due realizzati, uno sbagliato.

 

La fine del campionato è sempre più vicina. Se per la prima della classifica i pronostici sembrano essere quasi confermati, si fa sempre più avvincente la lotta per non retrocedere in Serie B. E allora…alla prossima settimana!

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