Lazio, un’altra occasione persa!

Ata Hotel Executive di Milano, l’albergo dove storicamente si scrivono le pagine del calciomercato invernale.

Claudio Lotito Fonte: Roberto Vicario - wikipedia.org
Claudio Lotito Fonte: Roberto Vicario – wikipedia.org

Sono le diciotto, cinquantanove minuti e cinquantasei secondi quando Calveri, uomo di fiducia del presidente Lotito, varca la porta della stanza dedicata al deposito dei contratti. Sul filo di lana ma è fatta. Felipe Anderson è un giocatore della Lazio. Anzi no.

Un anno dopo l’affaire Honda, la storia si ripete. Cambia l’oggetto dei desideri biancocelesti ma il finale è sempre lo stesso. Dopo due giorni di trattative intavolate, come da migliore tradizione Lotitiana, all’ultimo minuto, proprio quando tutto sembra volgere per il meglio, qualcosa si rompe e la trattativa salta. Lo scorso anno accadde con il giapponese. Quest’anno è stato il turno di Felipe Anderson, ventenne brasiliano accostato al Veron dei tempi migliori che ha scatenato le fantasie dei tifosi biancocelesti per due giorni ma che poi, a conti fatti, rimarrà in Brasile almeno fino a luglio. Sfuma così sul più bello quello che gli esperti di mercato avevano definito come il colpo da novanta della sessione invernale dopo l’acquisto di Balotelli da parte del Milan.

 

Per capire meglio questa nuova tragicomica pagina di mercato biancoceleste riavvolgiamo il nastro e ripercorriamo con calma gli avvenimenti.

Nel tardo pomeriggio di ieri, ad appena ventiquattro ore dalla chiusura del calciomercato, filtra l’indiscrezione che la Lazio è piombata prepotentemente su Felipe Anderson, ventenne talento brasiliano in forza al Santos. L’affare appare subito complicato. Il Santos detiene la metà del cartellino del giocatore mentre il residuo 50% è proprietà di un fondo inglese. Poco male. Tare è fiducioso ed un intermediario di mercato biancoceleste è in continuo contatto telefonico con i brasiliani per chiudere la trattativa.

 

Ore 21:23 del 30 gennaio 2013. Felipe Anderson è ad un passo dalla Lazio. Il Santos ha accettato l’offerta di 4,5 milioni di Euro per il 50% del cartellino del giocatore. Il problema, ora, è convincere il fondo inglese che vorrebbe la stessa cifra per il residuo 50%. Somma che la Lazio non sembra disposta a versare.

 

Ore 22:20 del 30 gennaio 2013. Appena un’ora dopo l’iniezione di fiducia sul buon esito della trattativa, cala il gelo sui capitolini. Il fondo inglese è intransigente. La trattativa rischia di saltare.

 

Ore 02:10 del 31 gennaio 2013. A diciassette ore dalla chiusura del mercato, il discorso Lazio-Felipe Anderson non sembra chiuso. Tare ed il Santos lanciano un ultimatum al fondo inglese. 5,5 milioni di Euro per il 70% del cartellino. Prendere o lasciare. La decisione deve pervenire entro le ore 10:00.

 

Ore 12:20 del 31 gennaio 2013. Sono passate oltre due ore dalla scadenza fissata dalla Lazio ma il fondo inglese non ha dato segnali di vita. Il pensiero che qualcosa possa andare storto inizia ad insinuarsi anche nel più ottimista dei tifosi laziali. Ma la convinzione che dopo la scottatura con Honda dello scorso anno la dirigenza capitolina abbia imparato la lezione sembra essere più forte. Tare e Lotito decidono di aspettare.

Ore 13:55 del 31 gennaio 2013. Tare dichiara che per Felipe Anderson è ancora tutto bloccato. La fase di stallo indurrebbe a cercare un’alternativa. Ma non la pensano così in casa biancoceleste. Si apetta.

 

Ore 15:23 del 31 gennaio 2013. Compresa l’antifona, la Lazio cerca di scaldare i sentimenti del fondo inglese. L’offerta per Felipe Anderson è alzata a 7 milioni di Euro. Mancano meno di quattro ore alla chiusura del mercato. Ma regna l’ottimismo.

 

Ore 18:10 del 31 gennaio 2013. A cinquanta minuti dalla chiusura del mercato, Tare sta cercando di convincere il patron biancoceleste Lotito della bontà di un’operazione che richiedere, per il perfezionamento, il contratto firmato dal Santos, il contratto firmato dall’ormai famigerato fondo inglese, il contratto firmato dal giocatore ed il transfer internazionale. Di tempo ce n’è in abbondanza insomma. Lotito finalmente si convince e rilancia un’offerta da 7,5 milioni di Euro.

 

Ore 18:20 del 31 gennaio 2013. Voci di corridoio confermano che la trattativa, nota bene non la firma dei contratti, è in dirittura di arrivo. Manca solo l’ufficialità che verrà data quando sarà completata la raccolta della documentazione necessaria.

 

Ore 18:57 del 31 gennaio 2013. Manca solo il transfer internazionale. Ma avanzano ancora ben tre minuti di tempo prima che il mercato chiuda ufficialmente i battenti fino a luglio. In casa Lazio c’è ottimismo. Tra gli altri un po’ meno.

 

Ore 18:59 e 56 secondi del 31 gennaio 2013. Calveri varca la porta della stanza dove si depositano i contratti. Sul filo di lana ma l’affare è concluso. Felipe Anderson è un giocatore della Lazio.

 

Ore 19:00 del 31 gennaio 2013. Forse Felipe Anderson non è così vicino a prendere l’aereo per sbarcare a Roma come si poteva pensare. Un trafelato segretario Calveri comunica che, stranamente, dati i tempi biblici della trattativa, il transfer internazionale non è arrivato per tempo. L’affare è saltato e se ne riparlerà a luglio. Così come, del resto, è avvenuto con Honda. O forse no. Per dovere di cronaca, il contratto depositato a quattro secondi dallo scadere della sessione di mercato è quello che sancisce il passaggio di Sculli al Pescara.

 

Ore 19:50 del 31 gennaio 2013. Emergono le prime verità. E’ vero, il transfer internazionale non è mai arrivato. Ma semplicemente perché il famigerato fondo inglese non ha mai risposto e dunque accettato la proposta biancoceleste.

 

Sfuma così l’ennesima occasione per Lotito di far compiere quel salto di qualità alla rosa laziale che avrebbe rilanciato le ambizioni scudetto dei capitolini. Il discorso verrà rimandato a luglio quando la Lazio si siederà intorno ad un tavolo per trattare l’approdo a Roma di Honda e Felipe Anderson. Chissà che magari nelle trattative estive non possa rientrare anche Mauro Zarate, ieri ceduto alla Dinamo Kiev e domani in campo a Formello per allenarsi agli ordini di Petkovic.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy