Abete: “Tempi brevi per la giustizia sportiva”

Niente rinvii e conti in sospeso. I tifosi possono stare tranquilli. Ci ha pensato il presidente federale Giancarlo Abete a rassicurare tutti sulla celerità di giudizio della giustizia sportiva, in merito alla vicenda calcioscommesse che sta inquinando, ancora una volta, il nostro calcio.

Tutto sarà definito prima dell’inizio dei campionati. Parole pronunciate nel corso di una manifestazione della Lega di Serie B, accompagnate da importanti riflessioni sulla difficile situazione economica che vive il calcio italiano, ma non solo: “Laddove emergessero, secondo le valutazioni della Procura federale, delle ipotesi di responsabilità diretta, e queste fossero valutate dalla Procura federale, il loro iter sarebbe attivato prima dell’inizio del campionato e, quindi, in questo mese di luglio. Ciò determinerebbe una valutazione tempestiva degli organi di giustizia sportiva. Il calcio risente del momento complessivo del Paese, un momento difficile. C’è comunque la necessità da parte delle società di mantenere gli equilibri economici anche per il futuro. Bisogna riuscire a calibrare la competitività delle nostre squadre con la continuità della loro presenza. Il momento va affrontato lavorando sui giovani, sull’impegno per portare avanti una qualità dei campionati e una competitività internazionale all’altezza dell’Italia. Gli Europei sono stati per l’Italia un passaggio importante con una squadra competitiva e in grado di trasferire una dimensione positiva per il nostro calcio. In un quadro economico che sta cambiando abbiamo comunque una presenza imprenditoriale importante. Ma determinati deficit non sono proponibili all’infinito e soprattutto quelli della Serie A vanno assolutamente diminuiti. Il calcio dà ovviamente una capacità competitiva maggiore per chi ha più risorse, ma la sua bellezza è anche quella di valorizzare quelli che sono i progetti tecnici e non è detto che vince chi ha più soldi. Testimonianza di ciò è stato il piccolo Montpellier che ha vinto il campionato francese l’anno scorso, a danno dei ‘ricchi’ del Psg“.