Benitez avvisa il Napoli: “Contro il Cagliari non bisogna abbassare la guardia”

Il Napoli chiuderà il suo 2013 allo stadio Sant’Elia di Cagliari, contro i rossoblu allenati da Lopez. Un anno fatto da molti cambiamenti, per la squadra azzurra, che ha vissuto l’addio di due artefici fondamentali delle vittorie azzurre: Walter Mazzarri e Edinson Cavani.

Fonte: Danilo Rossetti -www.foto-calcio-napoli.it
Fonte: Danilo Rossetti -www.foto-calcio-napoli.it

Poi, però, è arrivato Rafa Benitez e la musica è cambiata e non solo sul campo da gioco. Il mister spagnolo ha parlato alla vigilia del match contro i sardi, partita da non sottovalutare assolutamente. Ecco quanto è stato evidenziato da SoccerMagazine:

PORTA – “Domani prima della partita sceglierò con Xavi Valero chi schierare: Pepe sta bene, anche Rafael nonostante la botta subìta contro l’Inter. Reveilleire non giocava da quattro mesi, ed ha bisogno solo di trovare una buona condizione”.

ATTACCO – “Per me non è facile scegliere, è vero, perché stanno tutti bene. Ho quattro o cinque giocatori che sono in grado di giocare come trequartisti, ma ancora non so chi giocherà domani”.

DIFESA – “Per me non subire molti gol è più che positivo, ma la squadra deve trovare un grande equilibrio solo con il lavoro. Ovvio, stiamo provando a sistemare le cose con i gol segnati dagli attaccanti. Per esempio, in Inghilterra, è possibile vincere partite anche prendendo molte reti. Reveilleire? Non giocava da quattro mesi, ed ha bisogno solo di trovare una buona condizione”.

PROGETTO“Il nostro è un percorso lungo da fare, dopo soli cinque mesi di lavoro siamo a buon punto. Ovvio, vincere è meglio, ma bisogna guardare anche oltre. Siamo molto fiduciosi, non dobbiamo fossilizzarci su di una sola partita. Sono contento anche sapere che la squadra si può adattare anche ad altri tipi di soluzioni anche a partita in corso, con molta facilità. Questo è un grande passo avanti per noi e per quello che cerchiamo di costruire. Risultato? Domani un pari sarebbe vissuto male, ma significa che la mentalità della squadra è quella di dare sempre il massimo, una mentalità vincente, ma occhio al Cagliari”.

ITALIA – “In Italia il calcio è leggermente cambiato, sicuramente. Ci sono delle squadre che hanno un grande palleggio e non difendono in undici, come dicono all’estero. Ora pensano anche ad attaccare, è positivo perché offrono uno spettacolo maggiore rispetto agli anni passati”.

MERCATO – “Abbiamo lavorato molto per arrivare a questo punto, ma non è facile fare mercato perché siamo ancora a lavoro con alcuni giocatori. Ovvio, se non dovessero arrivare, cercheremo di fare sempre di più con la rosa attuale. Un “regalo” me l’aspetto, sicuramente, ma quando parlo di qualità intendo dire anche dei giocatori che sanno interpretare bene il proprio ruolo meglio dei calciatori attualmente presenti in rosa. Ripeto: il mercato invernale non è facile.  Seguiamo costantemente dei giocatori che sono titolari nelle loro squadre, è difficilissimo prenderli. Preferisco un giocatore di grande qualità, rispetto a 5 di livello inferiore. Siamo vicini ad alcuni, ma dobbiamo aspettare dopo Natale”.

FIDUCIA – “Credo in tutti i miei elementi presenti nella rosa, tutti hanno avuto il giusto spazio. Fernandez e Dzemaili sono in forma, stanno facendo bene ora. Però continuo a fidarmi anche di Britos ed Inler, visto quanto di buono hanno fatto in passato”.

ARBITRI – ”Credo che quello dell’arbitro sia un ruolo difficilissimo, il rispetto dell’arbitro dev’essere costante. Era così anche quando giocavo nelle giovanili del Real Madrid. Per esempio, in Inghilterra, prima o dopo il match non si può parlare con l’arbitro. Invece qui in Italia, parlando dell’arbitro, sembra che si possa influenzare il suo metro di giudizio. Ovvio, mi arrabbio se qualcosa non va, parlo con il quarto uomo, ma il rispetto è alla base di questo rapporto. Nella mia carriera, io, non sono mai stato espulso”.

AUGURI – “In questo momento storico sono contentissimo, e spero che il prossimo anno si possa fare anche di meglio qui. Voglio fare tantissimi auguri alla gente di Napoli!”

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