Calcioscommesse: Carobbio mette nei guai Conte

Il 29 Febbraio potrebbe essere stato uno dei giorni fondamentali nella vicenda del Calcioscommesse, in quanto è stato interrogato dalla Procura di Cremona, Filippo Carobbio, ex giocatore del Siena, che avrebbe tirato in ballo anche il suo ex allenatore, il neo campione d’Italia con la Juventus, Antonio Conte.

Fonte: Danilo Rossetti

Carobbio lo avrebbe messo in mezzo per la partita Novara-Siena del 30 aprile del 2011. L’ex centrocampista dei toscani afferma che lo stesso allenatore informò i giocatori che era stato raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio: “Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara. Non sono certo su chi si accordò per primo, ma Drascek venne nel nostro ritiro e ne parlò con Vitiello. Quello è stato il contatto iniziale, ma poi fu comunicato all’intera squadra e io ne discussi in campo prima del match con Bertani e Gheller, giocatori del Novara”. Altra partita sotto esame quella con l’AlbinoLeffe: “Al termine di Siena-AlbinoLeffe dell’8 gennaio 2011, l’allenatore in seconda, Stellini, chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno degli avversari per prendere accordi sulla partita del ritorno, in modo da lasciare i punti a chi ne avesse maggiormente bisogno. Ne parlai con Garlini, un senatore dell’AlbinoLeffe, e Terzi che contattò Bombardini, entrambi mostrarono la loro disponibilità. Nel tardo pomeriggio, o in serata, del giorno prima della gara AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio, ci fu un ulteriore incontro fuori dal nostro albergo del ritiro al Park hotel di Stezzano, in provincia di Bergamo. Vennero Sala, Passoni e Poloni, quest’ultimo collaboratore tecnico dell’AlbinoLeffe, che s’incontrarono con me, Nando Coppola e un altro del Siena che non ricordo. In quell’occasione ci accordammo per dare i punti all’AlbinoLeffe che ne aveva bisogno per andare matematicamente ai playout, ma chiedemmo di limitare la sconfitta a un solo gol di scarto, possibilmente 1-0. Sia per cercare di mantenere la miglior difesa, sia per evitare clamori per un risultato eclatante. In settimana si parlò molto tra società, calciatori e allenatore sull’accordo raggiunto. Qualcuno voleva vincere, nella speranza di arrivare primi e conseguire il premio previsto. Ma alla fine fummo tutti d’accordo, squadra e allenatore, nel lasciare la vittoria all’AlbinoLeffe”. Prossimamente dovrebbe essere interrogato anche lo stesso Antonio Conte, che comunque sembrerebbe sia stato scagionato da altri tre giocatori di quel Siena: Terzi, Ficagna e Vitiello, insieme al Presidente del Siena, Mezzaroma. Carobbio parla anche di un coinvolgimento in diverse situazioni anche della società: “Alla riunione tecnica partecipavano l’allenatore, il vice, il preparatore dei portieri e il collaboratore. E’ evidente che la società fosse al corrente degli accordi. Tutte le componenti partecipavano a questi discorsi. Ricordo di averne anche parlato con Daniele Faggiano, che è un dirigente, braccio destro di Perinetti”.

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