Chievo-Juventus 0-0: le pagelle

La Juventus impatta a Verona contro il Chievo restando comunque in vetta dato il pareggio dell’Udinese a Bergamo e del Cagliari in casa con il Siena. Partita con non tantissime occasioni, tant’è che se non fosse stato per il palo di Del Piero, il tiro di Pepe parato da Sorrentino ed il salvataggio sulla linea di Del Piero su tiro di Pellissier, l’unica vera nota sarebbe stato il debutto di Estigarribia nel campionato italiano. Analizziamo adesso nel dettaglio il match con le pagelle.

Fonte immagine: chievoverona.it

CHIEVO VERONA
Sorrentino 6,5: impegnato seriamente solo sul tiro da fuori di pepe, risponde da gran portiere qual è, andando a togliere la palla dall’incrocio dei pali.
Sardo s.v.: gioca solo 21′ poi esce per un problema muscolare.
dal 21′ pt Frey 6: riesce nel primo tempo a tenere Pepe, va un po’ più in difficoltà quando dalle sue parti s’aggira il velocissimo Giaccherini che, per su fortuna, rimane poco in campo; partita tutto sommato sufficiente per il fratello minore del portiere del Genoa.
Morero 6,5: se la Juventus è stata pericolosa poche volte, lo si deve soprattutto ai due centrali che hanno ben contenuto Vucinic.
dal 25′ st Mandelli 6: entra al posto di Morero e fa bene il suo compito, raggiungendo una meritata sufficienza in soli 20′ giocati.
Cesar: 6,5: come il suo compagno di reparto, ha il merito di fermare le avanzate bianconere e di bloccare Vucinic, anche se ad onor di cronaca il montengrino è stato un po’ apatico quest’oggi.
Jokic 6: primo tempo semplice, visto che sulla sua fascia deve scontrarsi con l’abulico Krasic; soffre un po’ di più quando sulla destra dell’attacco juventino si sposta Pepe, ma anche per lui sufficienza piena.
Bradley 6,5: il centrocampista statunitense si dimostra ancora ben ordinato; quando s’abituerà del tutto al campionato italiano potrebbe benissimo essere una delle grandi sorprese di questa stagione.
Rigoni 6,5: giocare contro Pirlo, Vidal e Marchisio non è semplice per nessuno, eppure lui ed i suoi compagni di reparto riescono ad essere pari agli avversari della linea mediana; una cosa non da tutti, come detto.
Hetemaj 6: sufficienza piena anche per l’ex Brescia, segno dell’organizzazione tenuta in campo dall’11 di Di Carlo
Sammarco 6: giocando trequartista è tra i primi a scontrarsi con la granitica difesa bianconera; riesce con Pellissier e Thereau a tenere i sensi di Barzagli & Co. sempre all’erta.
dal 15′ st Cruzado 5: tanta corsa, ma poco ordine.
Pellissier 6,5: il capitano dei clivensi ci mette sempre il cuore; lotta con i difensori della Juventus e riesce anche quasi a sfiorare il gol, negatogli solo dall’intervento sulla linea di Del Piero; ci sarebbe forse un fallo di Chiellini su di lui – molto dubbio, a onor del vero -, ma questa è materia da moviola.
Thereau 6: preferito a Moscardelli e Paloschi, il francese prova a supportare l’attacco gialloblu cercando di mettere in difficoltà la retroguardia juventina; sufficienza forse un po’ striminzita, visto che da lui, specie se preferito ad un Moscardelli in buon stato di forma, ci s’aspetterebbe di più.

JUVENTUS
Buffon 6: una ‘sufficienza politica’ per il portierone della Nazionale, visto che praticamente non è stato mai impegnato; l’unica azione veramente pericolosa degli avversari è salvata da Del Piero.
Lichtsteiner 6,5: ogni partita che passa l’esterno destro si dimostra sempre più uno degli acquisti più azzeccati dalla dirigenza bianconera; la sua presenza a destra da sicurezza sia in fase difensiva che offensiva; altro che Motta…
Barzagli 6,5: ormai è un dato di fatto: Andrea Barzagli è il leader della difesa bianconera; detta i movimenti, anticipa con tempismo e, soprattutto, al momento è quasi impossibile superarlo. Muraglia.
Bonucci 6: con un Barzagli in queste condizioni, anche il bistrattato Leonardo Bonucci ne trae vantaggio: gli errori marchiani della scorsa stagione sono, ad oggi, un ricordo.
Chiellini 6: Conte lo dirotta ancora sulla sinistra e, a quanto pare, ha pienamente ragione; se il difensore della Nazionale ha sofferto ad inizio campionato al centro, sulla sinistra sembra stia ritrovando sempre più sicurezza; e chissà che non resti questo il suo ruolo in quest’annata, visto che le alternative si chiamano De Ceglie e Grosso.
Pirlo 6,5: non la sua solita partita sontuosa, ma comunque anche a Verona non sbaglia praticamente nulla; nel primo tempo detta i ritmi della sua squadra, cala nella ripresa, ma ogni volta che ha la palla tra i piedi si ha la sensazione che stia per inventare qualcosa.
Krasic 4: e forse siam stati anche buoni con il voto; addetti ai lavori, tifosi e, soprattutto, mister Conte si stanno certamente chiedendo dove sia finita la furia biona che imperversava con la sua velocità la scorsa stagione; dovrebbe giocare largo, prendere il fondo e crossare, invece tende sempre ad accentrarsi e perde palla; non è un caso se dopo solo 10′ del secondo tempo Conte lo tira fuori.
dall’11’ st Giaccherini 6,5: gioca solo 20 minuti a causa di un infortunio muscolare, ma in quei 20′ fa il triplo del lavoro di Krasic: corre, si rende pericoloso con un tiro alto di poco e tiene costantemente in apprensione la difesa del Chievo.
dal 35′ st Estigarribia s.v.: debutta finalmente con la maglia della Juve, ma è troppo poco per vedere l’esterno che in Coppa America ha umiliato da solo la difesa brasiliana; chissà che con l’infortunio di Giaccherini e la forma eufemisticamente pessima di Krasic ed Elia……
Marchisio 6: il “Principino” gioca una partita diligente e sfiora il gol – sarebbe stato il quarto in campionato – con un tiro fuori di poco.
dal 25′ st Del Piero 6,5: anche lui mossa quasi vincente di mister Conte: in 20′ prende un palo e salva sulla linea quella che poteva essere la palla del vantaggio clivense
Vidal 6,5: il cileno c’ha messo poco ad abituarsi al calcio italiano – e provenendo dalla Bundesliga era preventivabile -; la Juventus schierata con il 4-1-4-1 con lui e Marchisio centrali e Pirlo più arretrato è forse la migliore da quando c’è il tecnico salentino; “El Guerrero” lotta, recupera palloni e si propone in fase offensiva: sia lui che Marchisio ricordano molto da vicino il modo di giocare proprio di mister Conte.
Pepe 6: fosse entrato quel tiro nella ripresa sarebbe stato forse da 7, ma l’esterno ha giocato oggi troppo a fiammate, risultando meno continuo del solito.
Vucinic 5: il montenegrino è sembrato contro il Milan a proprio agio nel ruolo di regista offensivo, eppure oggi, forse complice la stanchezza dei viaggi per le qualificazioni ad Euro2012, è risultato abbastanza apatico; ha lottato e sgomitato come sempre, ma l’impegno non è stato quello che ci si aspetterebbe da quello che è il colpo principale, con Pirlo, della campagna acquisti bianconera.

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