Donadel: “Gruppo fantastico. Hamsik è impressionante. Dico a Gargano di restare”

Un mediano vecchio stampo, gli ultimi anni li ha passati alla Fiorentina, nelle formazioni di agosto partiva sempre in panchina, ma alla fine del campionato aveva sempre 30 presenze all’attivo. Questo è Marco Donadel, il nuovo centrocampista del Napoli, che si è confessato in una lunga intervista al Corriere dello Sport.

Fonte: http://it.violachannel.tv/

«Io ho voluto il Napoli, che mi ha cercato in tempi non sospetti, quando ancora non c’era la possibilità della Champions. E’ stata una scelta professionale e di vita: dopo sette anni a Firenze, era giunto il momento di cambiare, di cercare nuovi stimoli».

Trova un gruppo formatosi nel tempo.
«La forza di questa squadra è lo zoccolo duro: i Cannavaro, i Grava, gli Aronica, i De Sanctis, gli Hamsik, i Gargano e i Lavezzi. Quando sono arrivato, ho intuito subito che c’è coesione, una volontà ferrea nel raggiungere grandi traguardi. Il marchio di fabbrica di Mazzarri, insomma, è impresso in ognuno».

Mazzarri, già: per cominciare, due ore di telefonate.
«Mi ha interrogato, con interesse, mentre ero in vacanza in Versilia. Mille domande, pure sui dettagli. La conferma di quanto sapevo: è un perfezionista, non lascia nulla al caso, né in campo e né fuori. Ti illustra i metodi e la sua filosofia, ti fa sentire immediatamente partecipe».

Tra un mese e poco più sarà già Champions…
«Ma prima ci sarà il campionato, che ha un valore immenso. Certo che l’Europa, e quell’Europa là, ti dà una carica speciale, avverti che sei entrato in una dimensione speciale. Io ho avuto la fortuna di giocarla, so che va affrontata con giudizio: guai sbilanciarsi, serve umiltà e razionalità. A volte basta un punto».

Da un mese o poco meno ha cominciato a conoscere quello ch’è diventato il suo habitat….
«Avevo due altre opportunità, di club impegnati in manifestazioni continentali, ma ho voluto scommettere su me stesso e venire a scoprire questa realtà. Napoli mi intrigava da lontano e ora che ci sono dentro mi entusiasma. A Firenze sono stato benissimo, apprezzato dalla gente: forse, a un certo punto, ho avvertito mancanza di fiducia, o forse era giusto svoltare. Ma questa opportunità in un club che sta crescendo, non potevo perderla».

A metà campo ci sarà battaglia.
«Siamo in quattro per due maglie, ma va bene così. La competizione stimola. A me non interessa essere inserito in estate tra i titolari sui giornali, me la gioco sul campo e alla fine metto sempre assieme una trentina di partite».

Il primo impatto?
«Hamsik è impressionante, più forte di quanto avevo immaginato. Sembra stia isolato, poi entra in gioco e ti fa male. Inler è completo, di una intelligenza indiscutibile. E Lavezzi, che non ho ancora visto da vicino, ma che ho affrontato, è un fenomeno. Ma aspetto anche Cavani, voglio conoscerlo. E Gargano, al quale, se possono permettermi, dico: resta. La Champions se l’è conquistata anche lui, giusto se la goda».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy