Ennesima rinascita per Legrottaglie, il calciatore evangelico

Ѐ il 14′ di un Novara-Catania che sembra aver poco da dire ma che in realtà racconta tanto. Calcio d’angolo per gli etnei: in area c’è anche Nicola Legrottaglie, prelevato a costo zero da Lo Monaco che crede in lui e preferito a Spolli. Batti e ribatti ed è proprio il

Nicola Legrottaglie fonte foto: http://giacintobutindaro.org

difensore di origini pugliesi che sigla il gol del momentaneo 0 a 1. Ma non c’è solo la rete nella sua prestazione: è praticamente un muro e, non a caso, nemmeno un minuto dopo la sua uscita, all’85’, il Novara si porta sul 3 a 2 sfruttando un buco difensivo del Catania. Nick si appresta ad essere l’ennesima scommessa vinta da Lo Monaco. La notorietà viene raggiunta nel biennio 2001-2003 con la maglia del Chievo Verona: 43 presenze e 6 gol gli valgono anche la convocazione in nazionale. Va alla Juve l’anno dopo e voci maligne sostengono che sia appassionato di donne e motori: il risultato è che vince il premio, non tanto lusinghiero, di “bidone d’oro”. Non riesce mai a diventare importante e, nel 2006, fa scalpore la sua conversione al movimento “Atleti di Cristo” frequentando la chiesa evangelica ed una comunità di Beinasco. Finisce su tutti i quotidiani, sportivi e non, ma la sua fede gli fa vivere momenti magici a livello calcistico. Ranieri, arrivato alla Juve nell’estate 2007, lo promuove subito titolare fisso e Legro ripaga la fiducia. Complice i piedi buoni, guida con autorevolezza la difesa bianconera e, accanto a lui, anche Chiellini diventa un muro invalicabile. Ranieri viene esonerato a due giornate dalla fine nel campionato 2008/2009 e arriva Ferrara. Inspiegabilmente arriva Cannavaro, e, nonostante un campionato scandaloso dell’ex capitano azzurro, Nick non riesce a conquistare la maglia da titolare e non certo per suoi demeriti. L’anno seguente la Juventus fa la rivoluzione ma, ancora una volta, piuttosto che puntare sul difensore pugliese acquista Bonucci per oltre 10 milioni di euro: niente da fare, anche lui delude. A gennaio va al Milan ma si scontra con Kozak in una gara contro la Lazio ed è costretto a sedersi in tribuna per tutto l’arco della stagione. I rossoneri non gli rinnovano il contratto. Poi, Lo Monaco, che sembra avere un occhio più degli altri, non ci pensa due volte dandogli le chiavi della difesa catanese.

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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