Esclusiva-Gianni Di Marzio: “Il Napoli, i giovani e Diego…”

Grande allenatore e dirigente calcistico del passato, e adesso consulente di mercato del QPR oltre che scopritore di giovani talenti, Gianni Di Marzio ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Soccermagazine.it parlando di calcio italiano e non solo.

Fonte: Gianni Di Marzio
Fonte: Gianni Di Marzio

Lei che è un grande conoscitore del calcio straniero, ritiene che il Napoli abbia fatto un buon colpo acquistando Zapata, oppure per la stessa cifra (circa 6 milioni) c’era di meglio in giro?

“Zapata è un buon giocatore, ha fatto 13 goal nel campionato Argentino all’Estudiantes. È un giocatore con la tipologia di gioco che fa reparto, fisico come lo sono stati da noi Lucarelli o Zalayeta, questi giocatori fisici e muscolari. Non sono quei giocatori rapidi e scattanti che, come oggi, vanno di moda. Non è la tipologia di giocatore che a me piace, di questi qua mastodontici, grossi un po’ macchinosi. L’ho visto giocare ha dei bei colpi ma non e di quelli che mi fa impazzire.”

 Secondo lei il Napoli è pronto per la nuova dimensione internazionale di Benitez?

“Il Napoli, in questo momento in Italia, è l’alternativa alla Roma e alla Juventus e vuol dire che la società ha operato bene. La citta ed il pubblico sono pronti ma come squadra, a livello europeo, manca ancora qualcosa. Credo che a Gennaio, se dovesse andare avanti in Champions League è logico che dovranno cercare di sistemare qualcosa a centrocampo ed in difesa.”

Qual è la sua opinione sulle leggi contro i cori antirazzisti?

“La mia opinione e che sono degli imbecilli ed io non commento gli imbecilli. Non abbiamo la fortuna, sotto questo aspetto, per metterli da parte nè le leggi per mandarli in galera.”

E’ sorpreso dal super positivo inizio di campionato della Roma di Garcia?

“No perché è un ottima squadra e ha dei giovani molto interessanti di grande qualità scelti bene dalla società. Chi li sceglie, li sceglie bene come i Lamela ed i Marquinhos che anche se li hanno pagati qualche cosa in piu del normale, li hanno saputi rivendere bene così come hanno fatto con Pjanic e gli stessi Benatia e Gervinho. La Roma ha degli ottimi giocatori.”

Secondo lei chi vincerà lo scudetto?

“Quest’anno la Juventus dovrà seriamente guardarsi dalla Roma e dal Napoli.”

Capitolo salvezza, chi tra Genoa, Bologna e Sampdoria rischia davvero?

“È ancora presto per parlarne, adesso è un periodo negativo per alcune squadre e gia li vediamo in Serie B. Bisogna aspettare, gli inizi sono così. Certo non si aspettava di vedere il Bologna e la Sampdoria in questa situazione cosi come non si aspettava il Verona essere la sorpresa del campionato.”

Quando fu dirigente a Venezia, lavorò sia con Zamparini che con Iachini. Pensa che questa coppia a Palermo possa durare? E alla fine ce la farà a tornare in Serie A?

“Il Palermo quest’anno salirà sicuramente, conoscendo come lavora Iachini ed il sostegno ed il calore del pubblico. Per me il Palermo è candidata e alla lunga si vedrà. Riguardo alla coppia, in partenza sono sempre coppie che vanno a sposarsi poi nel tempo, conoscendo il presidente che è pure tifoso della squadra, bastano piccole cose come un pareggio o una brutta prestazione che fanno saltare il rapporto essendo lui il primissimo tifoso poichè pure quello che ci mette di tasca sua. Dovrebbe essere meno impulsivo e più razionale. Comunque ho lavorato bene con entrambi a Venezia, abbiamo pure vinto un campionato, e non posso che parlarne bene.”

Lei scoprì per primo Maradona e già dal 2005 propose Messi alla Juventus. C’è secondo lei qualche giovanissimo calciatore che al giorno d’oggi possa avvicinarsi a questi due campionissimi?

“Io, senza modestia, non ho conosciuto solo questi. Alla fine ho portato a Torino anche Cristiano Ronaldo se è per questo, così come Pato, Maicon, Aguero: tutti giocatori di primissimo livello in tempi non sospetti. Purtroppo non è questo il problema  ma sono le società che poi non si danno da fare a vendere. Le grandi società che si danno da fare sui giovani bravi sono l’Arsenal e l’ Udinese che hanno tempismo nell’andare a prenderli. Adesso ne ho visti diversi ma non mi sembra corretto fare nomi visto che lavoro per una squadra inglese (QPR n.d.r).”

Cosa ne pensa di Iturbe?

“Io non mi sono meravigliato delle sue ottime prestazioni perchè lo conosco molto bene. Mi sono meravigliato quando non ha giocato bene al Porto ed al River Plate, dove non è andato secondo le mie aspettative. Lo conosco bene, l’ho visto già 3 anni fa in nazionale u20 e già da ragazzino si vedeva che era un ragazzo di prospettiva alla Lavezzi, rapido e scattante. Evidentemente già da ragazzino l’hanno fatto sentire troppo giocatore e si è frenato, frenando la sua crescita ma adesso sta crescendo per quello che vale.”

Di Marzio e Diego,a lei la parola…

“Su Maradona ci ho creduto sin dal primo momento che l’ho visto e  negli anni ho avuto ragione. All’inizio quando allenavo il Napoli,  qualche giornalista ha scritto che avevo visto un certo “manigolda” perchè non mi credevano quando parlavo con enfasi di lui. Ma alla lunga si è dimostrato che avevano torto. Sono orgoglioso dei giocatori che ho scoperto ma l’unica cosa che mi dispiace di Maradona è che nella vita privata non e stato il fuoriclasse che è stato in campo.”

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