Fiorentina-Al Nasr Dubai 4-0: alcuni spunti di riflessione e un Della Valle scoppiettante

Il risultato non conta (4-0), la partita non conta (amichevole settembrina con discreta diversità di valori tecnici in campo), la maglia conta (biancorossa, storica, memoria di tempi gloriosi e simbolo della città di Firenze) e le presenze contano (un bel pubblico e Andrea Della Valle tornato a fare la sua parte).

Fonte immagine: Violachannel.tv

Si può leggere così l’allenamento un po’ particolare, pomeridiamo odierno, della Fiorentina contro la squadra dell’Al Nasr, allenata da Walter Zenga e con un certo Mascara fra i suoi calciatori. In altre parole si puo anche leggere come la prima partita ufficiale, in maglia viola, del ritornato Luca Toni. A guardare peró un pochino più in profondità, questo incontro di calcio suscita alcuni spunti di riflessione. In primis la squadra: gioca un tempo con il 3-5-2  e poi passa al 4-5-1 nella ripresa; tecnicamente migliorano i vari Roncaglia, Gonzalo, Borja, Ljajic, Romulo, cui si concede una partita vera in più, per proseguire sulla strada del buon rendimento. Inoltre si crea un’occasione per valutare la condizione di gente come Neto e Camporese che, a proposito, a detta di Della Valle, è stato trattenuto in viola nonostante le numerose offerte e quindi ha un valore ed una motivazione in più da esprimere. Si vedono all’opera per la prima volta, oltre a Toni, Migliaccio e Llama (fra l’altro quest’ultimo, sostituito a metà ripresa ed uscito un po’zoppicante) e francamente l’impressione è che siano due certezze per il “muro” del centrocampo arretrato e per la ripartenza: due pedine co-titolari con altri giocatore. Si deduce che la Fiorentina ha voluto costruire una squadra con due pezzi importanti quasi per ogni ruolo. La squadra è in grado di cambiare faccia e asseto a seconda delle situazioni. Montella dimostra di avere personalità e di imprimere ai suoi giocatori chiari segnali di gioco e di comportamento, si arrivi poi dove si arrivi. Ed eccoci a Luca Toni. Parte titolare e con la fascia di capitano:  inequivocabile segnale che il ragazzo è tornato a Firenze anche come uomo-spogliatoio. Segna quasi subito un bel gol di testa e porta diversi pericoli alla porta dell’Al Nasr. Gioca e rientra, per quanto può, e porta quasi sempre via due difensori: buon segno di speranza, questo, per quando al suo fianco ci sarà un certo Jovetic, che gli spazi sa riempirli e concludere. Appare tuttavia un po’ macchinoso e appesantito ma forse migliore del Toni apprezzato in maglia bianconera. Insomma, se contributo deve dare, le premesse non sono preoccupanti. C’è poi una presenza in tribuna, materializzatasi solo nel secondo tempo, ed è Alberto Aquilani: cappellino e discrezione per un ragazzo che sembra cronicamente afflitto da problemi muscolo-tendinei. I dubbi sulla sua condizione fisica dovranno bene presto svelati risolti con…prestazioni e lanci tipo quello decisivo contro l’Udinese. Aquilani può essere, se recuperato, quell’arma in più in mano a Montella, anche perché ad oggi sembra l’unico centrocampista in grado di tirare da fuori area e non esitare con un passaggio di troppo. Ci sono poi i tifosi. Il settore aperto della stadio, la “Maratona”, era praticamente gremito. Curiosità per la “Prima” di Toni? Forse non solo ma anche attaccamento alla maglia e dimostrazione che il vento sta tornando ad essere quello che soffiava fino a due campionati fa. La campagna abbonamenti definitivamente chiusa con oltre 13mila sottoscrizioni: la società non è soddisfatta? Ci si aspettava di più? Lasciando da parte la crisi globale, le ultime due stagioni hanno pesato in maniera determinante. Ci si può accontentare e sperare che, semmai, Toni-Jovetic & co. con i risultati portino il Franchi a riempirsi di nuovo.  Dulcis in fundo, c’è Andrea Della Valle: si dice venuto apposta per Toni, in realtà nel pre-partita sembrava il padrone di casa sta cerca di mettere tutto a punto per ospitare nel miglior modo possibile gli invitati. Determinato appare in faccia, il presidente onorario della Fiorentina, ma anche sereno e convinto,corse, come non lo si era mai visto a Firenze. Nell’intervallo si concede ai giornalisti, assiepati sotto alla balaustra della tribuna d’onore ed esprime pochi essenziali concetti, in una chiacchierata di un quarto d’ora: Toni era seguito e voluto da gennaio, non è al top ma lavora per arrivare ad una condizione ottimale; la Fiorentina è un buon gruppo assemblato bene, sembra che la squadra faccia divertire ma non si è visto ancora niente e Montella ha bisognodi qualche altra settimana per mostrare la vera entità di questa Fiorentina; Jovetic è stato convinto come Toni anni fa; la vicenda Juve e Berbatov è chiusa; Diego Della Valle tornerà allo stadio, con calma e a suo tempo; promesse di obiettivi non se ne fanno ma la squadra non deve (e non ha) paura di niente e di nessuno. Il pomeriggio al Franchi è ormai finito, il caldo torna a farsi sentire e tutti se ne vanno a casa rileggendo, fra le righe, uil significato di una partitella amichevole internazionale, settembrina.

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