Fiorentina, Guerini: “Ci salveremo sicuramente”. Jovetic di nuovo out

Ecco la prima conferenza stampa di Vincenzo Guerini come tecnico della Fiorentina, prima della sfida contro il Lecce, sfida che potrebbe regalare la salvezza matematica ai Viola.

Fonte: ViolaChannel
ESORDIO IN PANCHINA“In dieci mesi mi è successo tutto quello che non avrei mai pensato che potesse succedermi, tanto meno di essere qui in veste di traghettatore. E non me lo auguravo. Non potevo dire di no a nessuna condizione. Volevo dare una mano alla Fiorentina, del resto non mi interessa. Per me arrivare qua da club manager era un sogno e resta tale”. 
SULL’EPISODIO DI MERCOLEDI’“La squadra è rimasta scossa da quello che è successo, nonostante si dica che i giocatori di calcio sono superficiali. Una cosa del genere ha avuto una risonanza mondiale, ed è normale che la squadra ne risenta. Da una parte combattuta, dall’altra c’è solidarietà. Oggi abbiamo fatto allenamento tutti insieme, con tutta la società accanto. Abbiamo cercato di concentrarsi sulla sfida di domani: dobbiamo fare un punto per salvarci. Stiamo cercando quindi di preparare mentalmente la partita di domani, l’unica cosa che conta in questo momento per la Fiorentina”.
SULLO SPOGLIATOIO –  “Non essendo un allenatore, mi volevano bene tutti. In due partite non faranno in tempo ad odiarmi. Battute a parte, ho chiesto la disponibilità di tutti. Ne va della Fiorentina, ma anche del loro futuro. Quando le cose vanno bene ci guadagnano qualcosa tutti, quando le cose vanno male tutti ci rimettono qualcosa. E sarà così anche per chi andrà via. Le cose negative tendono sempre ad essere ricordate”. 
SU DELLA VALLE“Io ho un ottimo rapporto con la società. Ho avuto sedici-diciassette-diciotto presidenti nella mia carriera calcistica. Devo dire che l’altra sera il patron era davvero amareggiato e distrutto per quello che era successo. Essendo il primo responsabile di questa società era anche il più colpito. Mi ha chiesto una mano e mi sembrava onesto dire di sì”.
SULLA SFIDA CON IL LECCE – “Adesso non potremo dare improvvisamente spettacolo. Penso che la partita la farà il Lecce. Per loro sarà o la va o la spacca mentre per noi eventualmente rimarrebbe un’ultima carta. Ai giocatori ho detto che dobbiamo aspettarci una grande partenza del Lecce. Per il bene che voglio a questa maglia non sarei mai voluto arrivare a questo punto. Dopo la speranza in serie C non avevo più pensato di poter allenare la Fiorentina”.
SU DELIO ROSSI – “Penso sia inutile dire che sicuramente ci salveremo. In qualche maniera faremo un punto, forse di più, e io non c’entro niente. Ho avuto un ottimo rapporto sia con Mihajlovic sia con Delio Rossi. E ne vado orgoglioso. Il mio ruolo non è stato capito da tanti fuori, ma da dentro credo sia stato capito. La cosa che mi ha dato noia è che si è detto che sono stati lasciati soli. Io ho vissuto 24 ore al giorno vicino a lui, così come Ripa. La società ugualmente. Non riesco a capire cosa significa ‘lasciato solo’. Ogni cosa di cui avesse bisogno, eravamo a disposizione, e facendolo con piacere. I sentimenti che si provano poi vivendo assieme sono fatti personali, non occorre dirlo alla stampa”.
SULLA FORMAZIONE – “Mi sembrerebbe stupido andare a cambiare qualcosa adesso. La squadra nelle ultime trasferte si è comportata bene. Jovetic non sarà della partita perché non sta bene. Ci ho parlato e non ce la fa. Non ho ancora conosciuto un giocatore che non desideri giocare. Soprattutto i giovani. Nel reparto siamo pochi. Le valutazioni le facciamo domani mattina. Non ci spaventiamo, in questo momento credo più allo spirito che alla tattica. Credo che indubbiamente una reazione come quella di Rossi sia dovuta allo stress. E’ possibile che abbia superato il limite anche se nessuno si aspettava una reazione così. La società ha reagito nella maniera migliore, una linea la ha tenuta anche se condivisibile o meno. Anche il ragazzo credo abbia capito. Non vorrei parlare più dell’episodio. Ne hanno parlato persino in Sudafrica, meno se ne parla ora e meglio è. Capisco la reazione della tifoseria, ma non di certi colleghi addetti ai lavori. Sta passando un messaggio sbagliato: che i fatti di Genoa, Roma, ecc… sono scusabili. Siamo noi i primi addetti ai lavori a doverci dare una regolata. Non può essere tutto lecito”. 
SU KHARJA“Non ha fatto niente. Non ha sbattuto la porta, non ha litigato con Jovetic. Ero presente io quando ha parlato con il medico e ha detto: ‘Se siamo in emergenza posso rischiare, ma non sto bene’. L’unica cosa che non ha fatto, sbagliando, è che non è rimasto a vedere la partita. Qualsiasi giocatore convocato dovrebbe restare allo stadio a vedere la partita. Per me sarebbe normale”. 
SULLA TIFOSERIA – “In generale noi società sappiamo di non aver fatto una bella annata. Abbiamo cercato di fare quello che ritenevamo giusto fare. Sono stati indubbiamente commessi errori e lo sappiamo. E sappiamo anche dove bisogna intervenire. Noi siamo in questa posizione di classifica allora l’atteggiamento dei giocatori viene ‘amplificato’. Succede ovunque. E questo non per scusarsi, perché dopo un’annata così non abbiamo attenuanti. Potevamo, e dovevamo, fare di più”. 
SULLA REAZIONE DOPO LA SFIDA CON LA JUVE“Il 5-0 della Juve è stato devastante nella squadra. Hanno preso uno schiaffo talmente forte che la stragrande maggioranza l’ha capito e la reazione positiva c’è stata. Lo spirito di gruppo io l’ho notato, dopo l’umiliazione che c’è stata. Dopo siamo usciti dal campo tutte le partite senza vergognarsi. Ad un certo punto, visto il calendario, mi sono anche spaventato”. 
SU MONTOLIVO – “So che su Montolivo ci sono divisioni. Tutti però converrete con me che con il Novara ha dato una dimostrazione che non era per niente facile. Anche presentarsi sul dischetto sotto la Curva Fiesole, mi domando se l’avesse sbagliato. A lui ho fatto i complimenti, perché per fare quello che ha fatto ci vuole carattere. Il tifoso fiorentino di lui si era innamorato, su di lui avevano riposto quella fiducia che non avevano riposto in alti, per questo la città è divisa su di lui. E questo glielo ho spiegato. La maglia viola ti resta e basta. Lui poteva anche tirarsi indietro. Possiamo dirgli di tutto, magari ne ha risentito nella testa,  ma non che si è tirato indietro sul piano fisico. Domani nella battaglia di Lecce c’è”.

 

Ecco la lista dei convocati diramata da Guerini. Acosty, Behrami, Boruc, Camporese, Cassani, Cerci, De Silvestri, Felipe, Gamberini, Kharja, Lazzari, Manfredini, Marchionni, Montolivo, Natali, Neto, Olivera, Pasqual, Romulo e Salifu. Non ce la fa Jovetic, che non ha recuperato a pieno dall’infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo anche contro il Novara, e Nastasic (leggera sollecitazione del collaterale mediale). Ljajic è fuori rosa dopo il fattaccio di mercoledì. Recupera Behrami.

 

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