Gli azzurri giocano mezza partita. Napoli Genoa 1-1

Il clima accogliente di una serata napoletana di fine febbraio ospita il gemellaggio tra tifoserie più antico della storia del calcio.

Fonte: http://genoacfc.it/
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Si presentano, dunque, tutti i presupposti affinchè Napoli e Genoa diano spettacolo dentro e fuori dal campo nella partita che chiude la 25° giornata di serie A. I partenopei, però, più che azzurri sono sempre più gialli. Il completo canarino  veste per l’ennesima volta, per chiare questioni scaramantiche, i ragazzi di Benitez che  scendono in campo con Reveilleire terzino destro e con Bherami al fianco di Jorginho in mediana. Il match inizia subito nel segno del Pipita Higuain che dopo pochissimi minuti si gira in area e va al tiro; la conclusione si spegne di poco a lato. Il Napoli tessa la sua tela regolare ed il Genoa non pare demordere in fase di contenimento. Ma la stabilità dura solo 19 minuti. La facilità di gioco che Benitez ha trasmesso al Napoli è tutta nel passaggio illuminante di Hasmik e nel tocco sotto di Higuain che supera Perin in uscita. Tecnica e classe per il vantaggio del Napoli. A partire da qui, il primo tempo è solo Napoli con folate offensive di uno scatenato Mertens che, però, pecca spesso di egoismo non trovando l’insperata via della rete. Solo Konatè sembra impensierire il Napoli con un colpo di testa da distanza ravvicinata che Reina devia in calcio d’angolo. Il primo tempo si conclude, dunque, con una netta superiorità partenopea ed il meritato vantaggio dei padroni di casa. Ma il quarto d’ora di riposo riconsegna alla partita un Napoli completamente diverso. Alla fine del primo atto, chiuso il sipario, la compagnia del regista Rafa Benitez sembra aver cambiato costumi ed intepretare altri ruoli. Un Napoli svogliato, rinunciatario ed inconcludente vivacchia sul vantaggio di misura ottenuto nel primo tempo senza preoccuparsi dell’avversario. Intanto il Genoa cresce e mister Gasperini legge il momento per un cambio. Fuori un difensore, Motta, dentro un attaccante, Calaiò. L’arciere della promozione azzurra torna al S.Paolo da avversario dopo aver vestito la casacca azzurra per ben due volte intervallate dall’esperienza al Siena. E come nel più classico dei film di quarta serie, non può essere che lui il giustiziere del secondo tempo rinunciatario del Napoli. Al 83° il Genoa si guadagna una punizione dal limite e sul pallone va proprio Calaiò. Traiettoria perfetta quella del centravanti siciliano che, beffarda, tocca il palo ed infila Reina. Il Napoli si avvede all’improvviso del salato prezzo dell’inerzia della seconda frazione di gioco e tenta freneticamente di rientrare in partita. Ma il risultato è solo tanta confusione e nervosismo diffuso. Il Genoa non lascerà passare più niente fino al fischio finale garantendo a Gasperini l’imbattibilità al S.Paolo e regalandosi un pareggio che vale oro. Il Napoli, dopo stasera ed in attesa dell’impegno europeo di giovedì, assume una consapevolezza in più: le partite durano 90 minuti e bisogna giocarle per intero.

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