E’ guerra aperta sui diritti TV: Mediaset risponde a Sky

Durante l’edizione odierna di Sport Mediaset, il giornalista Mino Taveri ha letto un comunicato di risposta alle parole pronunciate ieri da Ilaria D’amico nel pre-partita di Italia-Costa Rica.

Fonte: Raffaele Zanfardino
Fonte: Raffaele Zanfardino

Il comunicato Mediaset, letto da Taveri, recitava: “Parliamo ancora di calcio, perché non c’è solo quello giocato dei Mondiali. C’è anche un’altra partita in corso, quella per l’assegnazione dei diritti del campionato di Serie A nel triennio 2015-18. Alla vigilia della settimana decisiva, lunedì 23 giugno e’ prevista l’assemblea della Lega, Sky, che e’, nella metafora della partita, giocatore in campo esattamente come Mediaset, ha affidato a Ilaria D’Amico un appello il cui senso e’ questo: vince chi segna di più rispettando le regole. Ecco, il punto sono proprio le regole, che non possono essere evocate per gli altri e disattese in proprio. In una partita ideale, nel calcio cosiddetto pulito, il giocatore non può essere anche l’arbitro, tanto meno può dire come si deve arbitrare. Se poi si richiama l’essenza dello sport solo come vittoria a suon di gol, i gol devono essere fatti con regole condivise da tutti, con un soggetto terzo che sancisce falli, rigori, cartellini gialli e rossi e i fuorigioco. Soprattutto quando in fuorigioco ci finiscono, oltre ai giocatori, anche gli appelli”.

Queste, invece, le parole pronunciate da Ilaria D’amico ieri sera: Il calcio è la grande passione di Sky. Tra le caratteristiche che ci permettono di amare così tanto questo sport, c’è il fatto che si basa su principi chiari, per esempio quello che chi segna più gol rispettando le regole alla fine dei 90 minuti vince, sempre. In questi giorni si sta giocando un’altra partita, fondamentale per il futuro del calcio italiano: quella dei diritti televisivi della Serie A. Noi, qui a Sky, continuiamo a pensare che anche questa partita si giocherà in maniera seria, trasparente e corretta e che quindi i diritti televisivi verranno assegnati a chi ha segnato più gol e perciò merita di vincerli. E’ importante non cambiare le regole, è importante per il futuro del calcio italiano, per le tante migliaia di persone che ci lavorano, per i giocatori che giocano in campo, ma soprattutto per i milioni di tifosi che vivono di passione, di gioia, di tristezze, di cuore, e anche del rispetto delle regole nelle quali bisogna continuare a credere”.

La partita per i diritti TV, dunque, è apertissima e condotta senza esclusione di colpi. Da lunedì, quando si saprà l’esito delle buste e delle relative offerte presentate, partirà la guerra vera.

 

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