Idee Partenopee – Mazzarri: applausi, fischi o indifferenza?

Mi imbattevo nella voglia di scrivere e palesare la mia gratitudine verso l’allenatore Mazzarri, che domenica sera si riaccomoda, per modo di dire, sulla panchina che per 4 anni ha visto sedere i suoi avversari.
Un ritorno particolare. Per le emozioni che ha regalato alal città. Ma anche per le perplessità che ha lasciato nei tifosi.
Pregi e Difetti. Come in ogni essere umano prima ancora che allenatore.

 

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

L’arrivo di Rafa, con la sua grande personalità, ha permesso all’ambiente di vivere la fine di un bel ciclo come necessario inizio di un nuovo corso. Dal mio profilo fb ho voluto fare un confronto con i compagni di passione azzurra per capire l’umore e lo stato d’animo con cui Napoli si prepara ad accogliere Walter.
Premetto che io sono per gli applausi, in quanto ritengo dal suo approdo in panca al posto di Donadoni alla fuga programmata , abbia regalato 4 stagioni splendide.: una qualificazione Champions, onorata alla grande in un girone di ferro, due qualificazioni Europa League non onorate benissimo, e la vittoria di una coppa Italia. Non eravamo da tempo abituati a vedere vittorie come quelle di Torino (31/10/09), soddisfazioni come quelle di avere un calciatore che proprio lui ha trasformato e fatto pienamente maturare come Cavani, autore di 104 reti in 3 stagioni e principale artefice dei suoi successi.
Certo, Mazzarri è stato anche giustamente criticato perché usava sempre gli stessi (il famoso concetto di titolarissimi), perchè davanti alla stampa si poneva sempre in modo nervoso e difensivo (come il suo Napoli in campo) , perché non aveva molta duttilità tattica, perché essendo un uomo di campo, poche volte si è concesso al rapporto coi tifosi.
Questione anche di carattere.
Ma tornando alle reazioni e all’accoglienza della città, ci sono molti che pensano che il tecnico di San Vincenzo meriti gli applausi come Giuseppe Ianniello che ricorda quanto “sarebbe da ipocriti non applaudirlo perchè ha creato un Napoli dal nulla, ci ha inculcato una certa mentalità“.
L’opera principale di Mazzarri è stata proprio quella: inculcare una mentalità e creare un’anima. E per questo c’è bisogno di riconoscenza, come sottolinea Lina Buonomo che tuttavia non si aspetta una grande accoglienza per il tecnico al San Paolo in quanto scrive “la riconoscenza non fa parte di questo mondo, ma Mazzarri merita applausi”.
Certo, i suoi dubbi sulla permanenza nel 2011 e poi il suo sabbatico pensiero a inizio stagione scorsa insinuano più di una perplessità sul suo attaccamento alla panchina azzurra, ed è uno dei motivi per cui Enzo Santangelo e Alessandro Iodice non vogliono applaudirlo, nemmeno fischiarlo, ma non accoglierlo.
Secondo Alessandro, “i matrimoni finiscono, ma quando finiscono col tradimento non ci si saluta nemmeno!”, Enzo invece non gli perdona il fatto che “flirtava con la Juve salvo poi rimanere al Napoli per ripiego (scelsero Conte), e non ha digerito “il modo con cui se ne è andato.”
Punti di vista, questo il fascino del calcio. Tanto che per Gianni Sirignano “tutti dimenticano che i calciatori e gli allenatori sono “professionisti” e non tifosi! Mazzarri è uno dei migliori. E ha fatto bene ovunque. Soprattutto a Napoli!“.
Anche Giuseppe Romano sposa la linea dell’indifferenza perché, secondo il suo pensiero, Mazzarri “ha ricevuto tanto in questi anni come del resto noi, ma l’abbiamo ringraziato in precedenza”.
Non credo ci saranno fischi. Molti vogliono rispondergli con l’indifferenza perchè non hanno ancora mandato giù il modo con cui se ne è andato, ma nessuno dimenticherà i suoi quattro anni, che sono coincisi con la parte più alta del progetto De Laurentiis.
Al momento, sia chiaro.
Dunque chi vuole può non applaudirlo. Ma anche chi lo applaudirà lo farà come accoglienza, poi da quando si apre il sipario sullla gara, cori, applausi e sentimenti saranno solo in direzione Rafa, e del Napoli!
Un saluto azzurro a chi nel cuore ha il Napoli e nella mente…Idee Partenopee.

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