Il Cagliari esce dalla crisi, la Samp vi entra. Al Ferraris finisce 0-1, decide Dessena

Dall’inviato a Genova-Al Ferraris arriva un Cagliari voglioso di confermare quanto di buono fatto dopo l’esonero di Ficcadenti, ospitato da una Sampdoria decimata: è infatti solo l’attacco ad essere al completo.

Fonte: cagliaricalcio.net

Per il resto Ferrara deve fare a meno di Romero, Maresca e Obiang su tutti. In porta giocherà Berni, alla terza presenza stagionale, a centrocampo tornano Poli e Tissone. E’ la Sampdoria a partire forte, guadagnando dopo soli trenta secondi una punizione a limite area. Sulla botta di Eder la difesa del Cagliari mette in angolo. Al 5′ Eder stoppa in area su suggerimento di De Silvestri, ma è disturbato da un compagno al momento della conclusione, che si rivela debole. Al 9′ ancora Samp: su azione da calcio d’angolo, Gastaldello stacca di testa, con la palla che fa la barba al palo. Sulla ripartenza del Cagliari, Thiago Ribeiro prova a superare Berni con una diagonale insidiosa, ma il portiere respinge. Al 20′ viene assegnata una punizione al limite area per fallo su Poli, tra le proteste dei tifosi sardi, non ultimo uno scalmanato presidente Cellino. L’occasione non viene però colta da Eder, che spara a lato. Al 23′ primo giallo del match: Astori interviene duro, concedendo l’ennesima punizione ai blucerchiati. Questa volta è Estigarribia a presentarsi al punto di battuta, ma la sua conclusione è deviata dalla barriera. Partita non vivacissima, che vede però una sola squadra spingere, ovvero la Sampdoria. Al 29′ seconda ammonizione, ancora per un rossoblu: Thiago Ribeiro stende Poli a centrocampo, l’arbitro lo redarguisce. Al 34′ bell’azione dei genovesi, ma, al momento di concludere, Berardi si allunga il pallone. Quattro minuti più tardi contropiede Samp tre contro tre, Estigarribia è egoista e prova la conclusione, che finisce a lato. Il primo giallo per il Doria arriva al 40, ai danni di De Silvestri per un fallo su Avelar. La punizione che ne deriva attraversa lo specchio della porta per poi finire out.

Il secondo tempo inizia sotto la pioggia, che rischia di peggiorare ulteriormente le condizioni del campo. Nonostante ciò al 46′ si sblocca la partita: contropiede del Cagliari, cross dalla sinistra per Dessena che devia verso la porta, Berni tocca ma non abbastanza per evitare il goal, in questo caso, dell’ex. Al 5′ minuto punizione violentissima di Eder, Agazzi respinge proprio sulla testa di Gastaldello, che non trova lo specchio. Cellino intanto sugli spalti è agitatissimo, e cerca di chiamare a gran voce Pulga, tecnico dei sardi. Al 58′ cambio per entrambe le formazioni: Munari sostituisce Poli nei padroni di casa, il Cagliari sostituisce invece Ribeiro con Ibarbo. Il colombiano con la sua velocità può far male. Ed è proprio il neo-entrato blucerchiato a prendere il quarto cartellino giallo del match dopo quindici minuti del secondo tempo. E subito dopo arriva anche il quinto giallo della partita, questa volta ai danni di Nenè. Al 64′ Ekdal deve uscire per un colpo allo stomaco. Lo svedese sembrava impossibilitato a continuare, ma dopo pochi secondi rientra in campo. Secondo tempo molto nervoso, tanto che a 67′ anche Avelar finisce fra i “cattivi”, per aver steso Estigarribia. Tissone batte la punizione assegnata per il fallo succitato, mettendo il pallone in mezzo; Munari devia in rete, ma il guardalinee segnala fuorigioco, tra le proteste del pubblico. Al 71′ è ancora l’ex Fiorentina a cercare il pareggio, ma il suo colpo di testa finisce alto. Al 76′ esce Tissone per lasciar spazio ad un altro attaccante, Mauro Icardi. Quattro minuti più tardi occasionissima per il Cagliari, con Nenè che, solo davanti a Berni, si lascia anticipare. All’83’ miracolo di Berni su una fucilata di Dessena. Sulla ripartenza Nainggolan stende Estigarribia, e si prende il giallo. All’88’ cambio per tutte e due le formazioni: Nainggolan lascia il posto a Eriksson, Nella Samp invece c’è l’esordio in Serie A per Juan Antonio, che subentra a Berardi. Al 90′ Nenè prova ad infilare Berni, che respinge. Finisce così il match che sancisce l’ormai ufficiale crisi della Samp, che da sei partite non sa più vincere.

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