Il Duello: Gabbiadini vs Tevez, sfida tutta bianconera

(c) Soccermagazine.it
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Il Duello

Il presente ed il (probabile) futuro bianconero. Si potrebbe riassumere così lo specialissimo duello che andrà in scena sabato, alle 20:45, al Luigi Ferraris. Il duello del quale stiamo parlando è quello tra i due perni offensivi rispettivamente di Juventus e Sampdoria: quello tra Carlos Tevez e Manolo Gabbiadini. Entrambi, alla prima uscita ufficiale, hanno dimostrato la loro importanza, mettendo fin  da subito le cose in chiaro. In Sampdoria-Benevento, il numero 11 blucerchiato, ha piazzato una doppietta che ha spezzato le gambe ai campani, permettendo ai suoi di passare il turno di Coppa Italia e di “risollevarsi” dalla doppia delusione Icardi-Zaza, che hanno spinto per lasciare Genova. L’argentino, invece, ha contribuito ad affossare la Lazio in SuperCoppa Italiana, nel 4 a 0 che ha consegnato il primo trofeo nazionale ai bianconeri. Carlitos è riuscito, in poche settimane, a mettere a tacere le molte critiche, scaturite a causa di una possibile poca attenzione della forma fisica, smentita, appunto, dalle prestazioni nel pre-campionato.

Mettiamoli a confronto:

 

Manolo Gabbiadini

Fonte: Tommaso Naccari
Fonte: Tommaso Naccari

 

Carriera-Manolo nasce a Calcinate, 22 anni fa. Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta (con la quale esordisce anche in Serie A), a 19 anni si trasferisce al Cittadella, in serie B, dove colleziona 27 presenze e 5 reti. Da lì l’Atalanta decide di puntare con decisione su di lui, fino all’arrivo di una maxi offerta da parte della Juventus, irrinunciabile sia per la società che per il ragazzo. Il resto è presente: a Bologna, squadra alla quale arriva in prestito gratuito proprio dai bianconeri torinesi, si consacra definitivamente come attaccante del futuro, con 6 reti. La Samp decide così di puntare su di lui, acquistando l’intero cartellino per 11 milioni e cedendone la metà, per 5,5, alla Juventus.

 

Nazionale-Il giovane attaccante può vantare anche una presenza in Nazionale maggiore, il 15 agosto 2012, quando Prandelli lo buttò nella mischia nell’amichevole contro l’Inghilterra per 2 reti a 1. Per il resto, Manolo, dal 2010, è diventato una delle punte di diamante della nostra Under21, con 24 presenze e 12 reti.

 

Caratteristiche tecniche-Il numero 11 dei blucerchiati è una prima punta mancina, motivo per il quale è stato più volte paragonato a Gigi Riva. Il suo metro e 86 gli consente di giocare molto sul fisico con i difensori avversari, avendo spesso e volentieri la meglio.

 

Curiosità-Ha una sorella, Melania, anch’ella attaccante, alla quale è molto legato. Gioca nel Bardolino Verona e nella Nazionale. (Clicca qui per leggere l’intervista alla sorella di Manolo).

 

Carlos Tévez

 

Carriera-Nato a Ciudadela, in Argentina, nel 1984, l’Apache Tevez nasce, come calciatore nell’All Boys, che poi “tradisce” per il Boca.

Fonte: Davide Denti
Fonte: Davide Denti

Nei gialloblù gioca, oltre gli ultimi anni delle giovanili, per ben 4 anni, arrivando a giocare 75 partite, con 26 reti. Nel 2004 si trasferisce in Brasile, al Corinthias, dove viene accolto da uno scetticismo generale, che egli demolisce con 25 goal in 38 presenze. Dopo l’approdo al West Ham, dove giocherà addirittura da ala, il suo futuro si divide fra le due sponde di Manchester, dove, inevitabilmente, lascia il segno. Nel giugno 2013 si trasferisce sotto la Mole.

 

Nazionale-La storia fra Tevez e la Nazionale argentina è una storia controversa fatta di amori (Olimpiadi di Atene 2004, dove vince l’oro e risulta essere il capocannoniere con 8 reti) e scontri (Sergio Batista non lo convocò per la Coppa America del 2011), passando per l’idillio, almeno iniziale, con Maradona e i Mondiali 2006, dove figurò come riserva. In totale, l’Apache, ha collezionato 62 presenze condite da 13 goal.

 

Caratteristiche tecniche-Carlitos nasce come seconda punta, ruolo che anch’egli predilige. Durante la sua carriera spesso e volentieri ha ricoperto il ruolo di prima punta. È comunque molto abile nei dribbling e ha, come caratteristica peculiare, la conclusione dalla lunga distanza.

 

Curiosità-Sono molti gli aneddoti sulla carriera di Tevez: a partire dal bizzarro infortunio che lo colpì nel passaggio fra Manchester United e Citizens (leggi qui per maggiori info) fino ad arrivare al suo soprannome. Il più curioso, però, è quello che riguarda il suo cognome: originariamente il cognome dell’argentino era Martinéz, lo stesso del padre. Nel 1996, però, per potersi svincolare dall’All Boys, che non lo lasciava accasarsi al Boca Juniors, decise, coi genitori, di adottare il cognome della madre. Da allora il nome completo è Carlos Alberto Tevez.

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