Inter-Napoli 0-3: le pagelle degli azzurri

Il big match di San Siro fra Inter e Napoli, anticipo della sesta giornata di Serie A, viene stravinto dagli azzurri ospiti. Gli uomini di Ranieri cominciano bene, ma una volta rimasti in inferiorità numerica sono costretti a soccombere al Napoli e al fischietto impazzito dell’arbitro Rocchi.

De Sanctis, 6,5: L’estremo difensore è poco impegnato, ma quando chiamato in causa fa valere la sua autorevolezza. Ottimo quando nel secondo tempo soffia il pallone a Pazzini alle spalle. Inossidabile.

Campagnaro, 8+: Si conferma il miglior difensore del Napoli. Cresciuto in sicurezza e disinvoltura, lotta con grinta e controlla il pallone con abilità. Il goal nato dagli sviluppi del rigore sbagliato di Hamsik sarebbe irregolare, ma è un’ulteriore testimonianza dell’esplosività del giocatore. Prandelli potrebbe farci un pensierino.

Cannavaro, 6,5: Soffre inizialmente la velocità dei suoi competitor, poi acquisisce sicurezza e riesce a giocare bene anche d’anticipo.

Aronica, 6,5: Tranquillo, contiene senza troppi patemi l’offensiva nerazzurra e si fa sempre trovare pronto (dall’87’ Fernandez, s.v.).

Maggio, 8: Nonostante fosse reduce da un infortunio, appare in forma smagliante. Mantiene il possesso palla come pochi e forte della propria velocità non può non bruciare Nagatomo nell’azione che lo porta a firmare la rete del 2-0, che ammazza la partita.

Gargano, 7-: Corre lungo tutto il campo come un forsennato ed è di notevole supporto alla fase difensiva azzurra.

Inler, 6,5: I passaggi dello svizzero sono sempre precisi. Oltre ad essere il metronomo del centrocampo partenopeo, però, Inler si rivela utilissimo anche in copertura.

Zuniga, 7-: Scavalca all’ultimo minuto Dossena nelle gerarchie, e conduce una buonissima gara. Le sue finte sono spesso efficaci e gli permettono di arrivare al cross con relativa facilità. Quel goal mancato sotto porta nella ripresa, tuttavia, pesa sul groppone e gli vale il “meno”.

Hamsik, 6-: E’ tutt’altro che brillante nel corso dell’intero match, durante il quale si fa vedere poco. Avrebbe l’opportunità di riscattarsi dal dischetto, ma Julio Cesar prevede il prevedibile. Il goal del 3-0, a partita già chiusa, edulcora soltanto un pò la sua prestazione.

Lavezzi, 7,5: Che sprint! Il Pocho è sempre l’uomo in più per l’attacco del Napoli. Sguizza qua e là fra i giocatori in maglia nerazzurra, che come Obi possono soltanto buttarlo giù per strappargli il pallone. E’ l’anima della squadra (dal 79′ Chavez, s.v.).

Pandev, 5+: Il macedone non è ancora in condizione, e si vede. Difende caparbiamente la sfera, ma in avanti è poco funzionale alla manovra azzurra. Nel primo tempo, dopo aver colto un suggerimento veloce di Lavezzi su calcio piazzato, ha una seria occasione tra le mani, ma la sfuma incespicando sulla palla. Lascia il campo ad inizio ripresa con la consapevolezza di doversi ancora rilucidare (dal 51′ Mascara, 6+: Si muove bene senza palesare alcun timore reverenziale. Il suggerimento per Maggio, apparentemente velleitario, è preciso e studiato. Si comporta da buon gregario).

Mazzarri, 7: Si può vincere anche senza Cavani. Si può vincere anche a Milano senza Cavani. Gli azzurri hanno dimostrato, dopo un avvio titubante, notevole personalità in una sfida che molti avevano additato come decisiva per lo scudetto. Rispetto alle stagioni passate, il Napoli ha acquisito ancor di più la mentalità sempre professata da Mazzarri, che può festeggiare così nel migliore dei modi i suoi 50 anni.