Inter, senti Mazzarri: “Vogliamo l’Europa. Atletico punto di riferimento”

E’ da poco terminata la conferenza stampa dell’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri, il cui incontro con la stampa anticipa la partita di domani contro la Sampdoria. Incontro fondamentale per continuare a difendere il quinto posto, ambito da almeno altre quattro squadre al di fuori dei nerazzurri, che sono vicinissime all’aggancio. Per questo motivo c’è da battere una Sampdoria che dopo la sconfitta con la Lazio hanno detto addio anche alle ultime speranze europee. Insomma blucerchiati con poco ancora da chiedere a questo campionato.

Walter Mazzarri Fonte: inter.it
Walter Mazzarri Fonte: inter.it

Mazzarri, l’ex di turno ha parlato così: “Questa è stata una stagione particolare. Ricordo molte partite in cui eravamo in vantaggio e un po’ per sfortuna un po’ per demeriti nostri ci hanno rimontato, e lì abbiamo perso punti pesanti. La volata per l’Europa League? Noi ci siamo, ma quest’anno è stato molto particolare. Comunque ce la possiamo giocare con tutti. Troppi errori? Esistono errori ed errori. Di solito li correggiamo il martedì dopo la partita, ma ce ne sono alcuni che non c’entrano niente con l’organizzazione. Sono individuali e in quel caso si parla col diretto interessato. Icardi? E’ migliorato tantissimo, adesso è ad alti livelli. Il consiglio che posso dargli è quello di avere un comportamento consono, essendo un professionista. Kovacic? E’ cresciuto moltissimo, sta facendo progressi. E’ un patrimonio dell’Inter e nelle stagioni a venire avrà un ruolo fondamentale”.

Per concludere, qualche paragone e un ringraziamento a Moratti:Atletico Madrid riferimento per noi? Direi proprio di sì. Ha venduto molti giocatori, ha ricostruito e ha creato una filosofia. Moratti? Il suo appoggio è stato fondamentale, aver ricevuto la sua visita mi ha fatto molto contento, è sempre un ospite gradito. Ma quello che ci siamo detti rimane tra noi due”. Un occhio al futuro: Dal prossimo ritiro estivo varierò il modulo. Inizieremo a giocare col 4-3-2-1 o 4-3-1-2. Anche se l’importante è comunque l’organizzazione e i meccanismi, e avere i giocatori per farlo.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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