Juve, replica a Totti: “Noi lasciamo parlare il campo”

Dopo la vittoria sulla  Roma, i protagonisti bianconeri rispondono ai microfoni di Sky.

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Fonte immagine: Danilo Rossetti
Gigi Buffon: “Dopo questa vittoria, dobbiamo sottolineare che la Juve ha conquistato numeri importanti, da prima della classe e con pieno merito, per sgombrare il campo da qualsiasi illazione. Se si è ragazzi intelligenti, si capisce che le sconfitte ti fanno crescere come quella contro la Fiorentina. Le dichiarazioni di Totti sono solo chiacchiere che  stanno in bocca a tanti, Francesco non è stato l’unico. Servono come alibi a chi non vince. Onestamente la Roma è una squadra che nel primo tempo ci ha creato grattacapi oggi abbiamo vinto per gli episodi, ma finché è stata in partita la Roma ha dimostrato di essere una squadra da temere. Vittoria importantissima, ma ancora non parlo di scudetto e non dobbiamo avere cali di concentrazione”.

Leonardo Bonucci: “Sul gol è stato bravo Andrea (Pirlo ndr.) a crossare. Noi sapevamo che che in casa nostra dovevamo portare a casa i 3 punti per mantenere la vetta. Pur giocando un po’ più bassi abbiamo conquistato punti importanti per vincere il trentaduesimo scudetto. Abbiamo aspettato, non potevamo andare a prenderli alti perchè la loro arma è il contropiede. Ci siamo abbassati e li abbiamo aspettate. Le parole le abbiamo lasciate a loro, noi abbiamo lasciato parlare il campo. Negli ultimi anni sono venuti allo Juventus Stadium e li abbiamo dominati. Le grandi squadre si costruiscono con grandi difese e siamo stati umili ad aspettare la Roma e a non cercare di lasciare il campo a loro che sono dei fenomeni in contropiede. Questa squadra in più ha un anno di esperienza e il mister cerca sempre di incularci la fame di vincere nonostante veniamo da due scudetti consecutivi. Noi vogliamo continuare questa striscia di vittorie per  arrivare a vincere il terzo scudetto consecutivo”.

Antonio Conte: Da parte mia c’è sempre moderata soddisfazione finché non si raggiungono i traguardi. Sono tappe e non situazioni definitive. per conquistare il titolo d’inverno manca ancora una partita su un campo difficile come quello di Cagliari. Gli otto punti sono importanti, ma non devono creare illusione, basti pensare che in poco tempo abbiamo preso tredici punti alla Roma. Quello che mi stupisce della squadra è una crescita tattica, di mentalità, voglia di partecipare alla fase offensiva e difensiva da parte di tutti, non dimentichiamoci che ormai gli avversari ci conoscono a memoria. Io l’ho detto, parlo di calcio e sul rapporto a lungo termine con la Juve parlo solo con la società. Non abbiamo perso la voglia di vincere perché è una filosofia di vita che cerco di trasferire ai miei calciatori e trovo terreno fertile, considerando che in squadra c’è gente che ha vinto come Buffon, Tevez e Pirlo. Ci deve sempre essere grandissima voglia di fare e di mettersi a disposizione. Riguardo Llorente, questo è un momento molto importante per lui che si è calato perfettamente nella nostra realtà: gioca di fisico, di testa, si integra perfettamente con gli altri attaccanti. Sembra tutto scontato quello che facciamo, il fatto che abbiamo vinto tutte queste partite. Roma avversario temibile, grandissima qualità nei calciatori. Se oggi la Juventus non avesse preparato la partita nella giusta maniera, sarebbero stati dolori di pancia. Diciamo che un allenatore italiano ha preparato bene la partita. Quando si affrontano squadre forti, devi cercare di rendere più deboli i loro lati forti senza perdere le tue caratteristiche nella fase offensiva. Il compito di un allenatore è questo altrimenti tutti possono sedersi in panchina. Il campo rende sempre giustizia. In Champions non è stato possibile ciò perché da parte nostra c’è stato un pizzico di presunzione. Abbiamo pagato il fatto di non azzannare subito l’avversario. Siamo usciti senza giocare un partita. per me meritavamo di più però è un percorso di crescita. Tolti Pirlo, Buffon e tevez, tutti gli altri giocatori devono fare ancora esperienza”.

Andrea Barzagli: “Era uno scontro diretto e molto atteso per confrontarsi. Non è stata una partita semplice, siamo stati bravi. Sono otto punti, possono sembrare tanti, ma il campionato è lungo e poi ci sarà anche l’Europa League. Il campo dimostra tutto, poi ognuno può dire quello che vuole. Ci tenevamo a vincere e a dimostrare che abbiamo vinto due campionati non per caso. Ognuno di noi ha dato quel qualcosa in più perché certe dichiarazioni possono farti girare lo stomaco, ma il calcio è anche questo. Ho saputo di Giuseppe Rossi, è una bruttissima notizia perché prima di tutto è un bravissimo ragazzo e un calciatore ritrovato. Non ci voleva questo infortunio. Sullo scudetto ancora non posso dire che ce l’abbiamo in tasca e non abbiamo un allenatore che ci permette di dirlo. I confronti li lasciamo agli altri. E’ normale che se ci sono record da battere e li batti, fa piacere”.

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