Juventus, Buffon: “Ricordate la mia storia, non solo i momenti difficili”

Gigi Buffon è in grande rispolvero in questi ultimi giorni. Il portiere bianconero ha così rilasciato alcune dichiarazioni alla ‘Gazzetta dello sport’.

“C’è stata un’evidente inversione di trend da luglio in poi, ma esaltarsi ora sarebbe da stupidi. Non siamo nemmeno a metà strada e il percorso fin qui è stato faticoso, sotto tutti i punti di vista, anche psicologicamente. Basta un niente per ritrovarsi col sedere per terra. E io non voglio più rivivere i primi sei mesi di questo 2011. Un periodo francamente spettrale“.

SU DEL NERI – “E’ stato solo sfortunato, lui è un grande allenatore e una persona perbene. Con una Juventus parecchio meno forte di questa, fino a dicembre 2010 era in lotta per lo scudetto. Poi a gennaio è successo di tutto. Infortuni a raffica, squalifiche pesanti, si è giocato spesso coi Primavera“.

LA SUA RIVINCITA – “Io sono così, mi conoscete, non riesco a fingere. In quei 6-7 mesi difficili ho sentito cose che mi hanno ferito. A parte rarissimi casi, ho subìto gravi mancanze di rispetto da parte di gente che non ha avuto il minimo riguardo della storia, della mia carriera“.

“La storia non deve e non può essere cancellata, mai. A certa gente dico che fra 50 anni, nonostante il brutto periodo che ho appena passato, probabilmente si parlerà ancora di Buffon. E questo vuol dire che qualcosa ho fatto. Sono solo dei pezzenti quelli che non hanno avuto riguardo per la mia storia… E poi riguardo al restare o no alla Juventus dipende solo da me. Punto a meritarmi sul campo la Juve a vita. Questo è il mio obiettivo: restare, da vero Buffon, però. Sono qui da più di 10 anni, ci resterò almeno fino a 34-35 anni, sono orgoglioso di quello che ho fatto. In certi club non si resiste senza valori importanti“.