“L’antipatico”- La “mediocre” Serie A di inizio stagione dove un po’ tutti deludono…

Passa un’altra giornata di A: meno male! Meno male per le big (se ce ne sono ancora nel nostro campionato) e menomale per giocatori e allenatori che pur inanellando prestazioni vergognose, ogni domenica si ritrovano buttati allo sbando in campo o comodamente seduti sulla propria panchina.

Inter
Fonte immagine: Flickr - batrax
Criticare l’Inter è, ormai, come sparare sulla croce rossa; di conseguenza, ci asterremo dal farlo. Le altre, se può essere una magra consolazione per i nerazzurri, non stanno meglio. Il Napoli scivola in maniera rocambolesca in casa col Parma evidenziando le difficoltà di far gioco contro squadre che si arroccano in difesa, la Juve, quasi contenta, strappa uno 0-0 sul campo del Chievo, fatale proprio ai partenopei. Allo stato attuale queste due squadre non sono da scudetto: l’una non è mentalmente predisposta al doppio impegno campionato\Champions, l’altra gioca un calcio davvero preoccupante e Conte non è privo di colpe. Il tecnico bianconero si ostina a schierare un Krasic imbarazzante (testa a terra e corse a vuoto) , rinuncia a Matri togliendo peso offensivo alla squadra e se gli metti Sammarco su Pirlo tutta la partita, non sa davvero che pesci prendere. Non guardiamo solo questa giornata: la Juve ha sfoderato buone prestazioni solo con Parma e Milan; il resto dei punti è arrivato con sofferenza estrema a Catania, Siena, in casa col Bologna e,appunto, a Verona. Giornata positiva per il Milan che con Binho,Ibra e Cassano insieme diverte la platea di San Siro: l’avversario è un Palermo di belle statuine che fa fare allo svedese ciò che vuole e agli altri peggio. La squadra rossonera resta la favorita per lo scudetto, imparagonabile alle altre squadre in quanto a qualità. Qualità di gioco, che certo non è mancata nel bellissimo derby tra Lazio e Roma: si, questa è stata una signora partita! Luis Enrique non esce ridimensionato, perchè la sua Roma ha sciorinato un gran gioco a larghi tratti, fermata da un episodio che ha cambiato faccia al match: protagonista è Kjaer, che, ormai, ne combina una a partita. Su questo punto il tecnico spagnolo deve delle spiegazioni: perchè lui e non Juan? Se il brasiliano è davvero vicino all’addio, allora, nulla da eccepire; ma se la scelta è tecnica, le spiegazioni non sono facili da trovare. Complimenti a Reja che vince il suo primo derby (era ora!) e ringrazia un giocatore chiave: Klose. Il tedesco  fa la differenza e non tanto per il gol e la traversa, quanto per il suo essere sempre in agguato, pronto a far male. Osvaldo, al posto di sbruffoneggiare con una maglietta di cattivo gusto, come lo era stata quella del “pupone” a suo tempo, prenda esempio. Le altre partite sono poca cosa: bravo Pioli, anche se ai più sembra quasi scontato che un tecnico alla prima con una nuova squadra debba vincere; bocciato, per l’ennesima volta, Giampaolo. Il Cesena ha segnato due gol inutili in sei partite e mi pare di poter dire con una certa sicurezza che i romagnoli abbiano capito quale sia il vero problema: il loro mister è incapace di dare una precisa identità alla squadra e non mi stupirebbe vederlo fare la fine dello scorso anno a Catania, dove bastò un mediocre allenatore come Simeone a risollevare le sorti della squadra etnea. Il tecnico di Bellinzona non ha fatto la dovuta gavetta e questo,purtroppo, si paga. Per il resto tutti 0-0, e se il tecnico del Siena Sannino dice, giustamente, che ha  in Italia si ha paura di perdere, speriamo in tanti gol nel posticipo di B, Brescia-Pescara: insomma, Zeman salvaci tu!

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