Lazio-Sassuolo 3-2, le pagelle biancocelesti: che Onazi!
Seconda vittoria consecutiva per la Lazio che supera un ostico Sassuolo al termine di una partita vivace e ricca di colpi di scena. Ecco le pagelle dei biancocelesti:
Marchetti 6: colpevole sul primo gol di Berardi mostra comunque indecisione ogni volta che il Sassuolo si affaccia pericolosamente in area di rigore. Ma si fa trovare pronto al 35’ della ripresa con un riflesso strepitoso che nega a Longhi il gol del 3-3:
Cavanda 6,5: alla seconda apparizione in stagione, conferma quanto di buono fatto vedere nell’esordio a Palermo. Corsa, ottimi spunti e soprattutto una concentrazione costante durante l’intero arco della partita; una novità, questa, praticamente assoluta;
Cana 4: è irruento e incostante; in una parola: disastroso. Rimedia un’ammonizione stupida nel primo tempo. Fa la frittata dopo appena cinque minuti dall’inizio della ripresa: Lazio in dieci, rigore trasformato da Berardi e Sassuolo nuovamente in partita. E’ vero che è un centrocampista adattato. E’ vero che nonostante tutto viene preferito a Ciani e Novaretti (difensori di ruolo). Però certi limiti sono talmente evidenti che continuare a giocare in dieci una volta si ed una no non è probabilmente più accettabile. Per non parlare poi del grossolano errore in occasione del primo gol del Sassuolo;
De Vrij 6: continua a non convincere pienamente. Spesso e volentieri rimane in mezzo tra i due avversari finendo per essere costantemente scavalcato dalla palla. Qualche passo in avanti, comunque, rispetto alle puntate precedenti si è visto;
Braafheid 5,5: il terzino olandese continua a farsi apprezzare per corsa ed acume tattico. Peccato che si addormenta sull’inserimento di Berardi in occasione del primo gol dell’attaccante neroverde;
Parolo 6: la posizione da centrale nel trio di centrocampo sembra esaltarne le caratteristiche tecniche. Buona prova anche se cala leggermente nella ripresa;
Onazi 7: il migliore dei suoi. Come al solito, corre, lotta e recupera un numero impressionante di palloni. A volte, rispetto al solito, gli riesce anche la giocata di qualità. Come in occasione dell’assiste che regala a Mauri il pallone del vantaggio laziale;
Lulic 6,5: ottima la prova del bosniaco che corre e dribbla come ai vecchi tempi;
Mauri 6,5: come ogni stagione, gli sono bastate quattro partite per riprendersi il posto da titolare. Fondamentale nel garantire il collegamento tra i reparti, la sua presenza aiuta senza dubbio la dinamicità e l’equilibrio. Quando poi sforna giocate come quella che vale l’1-0 biancoceleste, non resta che alzarsi in piedi battere la mani;
Candreva 6,5: solita partita di qualità impreziosita dal secondo gol stagionale;
Djordjevic 6,5: partita dopo partita conferma che la Serie A ha trovato un grande centravanti vecchia maniera;
Ciani 6: Pioli lo manda in campo dopo l’espulsione di Cana ed il centrale francese fa il suo;
Felipe Anderson 5,5: mandato in campo nel finale, fa quello che deve fare: ripartire in velocità. In una di queste ripartenze per poco non trova il gol. Solo che sbaglia clamorosamente lo stop lanciando il contropiede del Sassuolo;
Klose 5: entra a sette minuti dal termine e Parolo gli serve un pallone che un giocatore del suo livello deve solo spingere in rete; non tra le braccia del portiere;
Pioli 6: quando la Lazio si illumina da quasi l’impressione di poter essere devastante. Peccato che la luce si accenda ad intermittenza. Ciò fa si che quando l’interruttore è spento i biancocelesti tentano in tutti i modi di complicarsi la vita tenendo in bilico fino alla fine una partita che sembrava destinata a diventare in breve tempo a senso unico. Ha però il merito di schierare di volta in volta gli uomini migliori cosa che, generalmente, paga sempre.