Mazzari: “La Juve parla di regole, ma dice di avere 30 scudetti. Dopo Pechino volevo dimettermi”

 “Sentendo le parole di Elkann, mi viene da fare una battuta: probabilmente non siamo rientrati in campo per la premiazione, perché i giocatori erano sotto la doccia…

Fonte immagine: Danilo Rossetti

Lo dico a chi guarda in casa degli altri e non il proprio orto, avrei voluto vedere viceversa, se avessero subito quel che abbiamo subito noi durante e dopo la gara. Il Giudice Sportivo ora deve applicare quello che legge, speriamo nel ricorso, ma da quel che hanno scritto gli arbitri siamo stati cornuti e maziati. Se ci fosse stato un piccolo ripensamento, abbiamo fatto la cosa migliore a non presentarci per la premiazione. Cosa sarebbe dovuto succedere se avessimo avuto gli arbitri a fine gara davanti, dopo quel che è stato deciso? Credo che la decisione del Napoli sia stata la migliore”. Un Mazzarri carichissimo quello che si presenta in conferenza stampa, una settimana dopo la SuperCoppa Italiana persa contro la Juventus. Dichiarazioni piene di sorprese, con il tecnico toscano che dice:  “C’è stato un momento, a mente fredda, dove volevo dimettermi; poi a ferragosto sono stato in un ‘feudo juventino’, ed i tifosi bianconeri si sono scusati con me. L’errore tecnico può starci, ma Santoro prima di andare in campo ha fatto un briefing con gli arbitri e ha parlato di tolleranza zero. Behrami ha subito un rigore clamoroso, non visto da Rizzoli; è stato fatto un errore di valutazione, idem Tagliavento: sono interpretazioni, ci può stare. Non si accetta che sulle regole si applichino due misure diverse. Siamo indignati, ma non con l’avversario, ma su questi aspetti”.  L’ex Reggina ha parlato anche della squalifica, sperando di essere in panchina contro i rosanero, come dichiarato: “Sono qui perché ho ancora voglia di lottare, di provare a vincere nel modo giusto. Spero che questa partita possa servire per il futuro per tutti; su certi parametri pericolosi dobbiamo essere attenti. Qui siamo ad altissimo livello: se si sbaglia, si paga. Ho letto gli atti, nel caso della mia espulsione c’è scritto che è l’arbitro a sentire della mia espulsione. L’ha fatto il guardalinee, non il quarto uomo… L’assistente ha chiamato l’arbitro e mi ha fatto espellere. Ci sono delle inesattezze inaudite sul verbale ed inoltre, in gara, ci sono state decisioni solo e soltanto contro di noi. Hamsik, giustamente, ha detto che andremo a Palermo per giocarcela comunque, nonostante le squalifiche. Sono fiducioso, anche contro la Juventus sino al rigore li abbiamo fatti soffrire ed è stata una gara equilibrata; abbiamo avuto, anzi, più occasioni noi, il successo finale era probabile se la gara non fosse stata stravolta dalle decisioni arbitrali di cui sopra… Il Napoli farà comunque un grande campionato“. Ma c’è spazio anche per diversi attacchi alla Juventus e a Carrera: “Si è inventato tutto, avrà visto un’altra partita. Hanno fatto tanti falli da giallo, mai dati, alla Juventus. Dal primo all’ultimo minuto, c’è stato un comportamento iniquo ed a sfavore del Napoli. ‘Quel signore lì’, si può inventare quello che vuole. Noi non siamo quelli che si lamentano e che fanno polemica… Però se Pandev è stato mandato via, dovrebbero esser mandati via tanti altri. Le regole vanno applicate e con la Juventus c’è stata iniquità. Se me lo viene a dire una società che si accampa 30 Scudetti quando la Giustizia ne ha dichiarati 28, non lo accetto… Posso ascoltare altre persone, ma dalla Juventus non lo accetto, dovrebbero stare zitti. Abbiamo fatto bene a non rientrare per la premiazione, chissà cosa sarebbe successo“.

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