Mazzarri: “Pensiamo solo al Parma. Turnover? Dipende da come stanno i nazionali, ma non credo”

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha parlato nella consueta conferenza stampa prepartita. Il Napoli domani serà sarà impegnato contro il Parma al San Paolo.

fonte: flickr.com - (C) Catatan Bola Photo Gallery

Ecco le parole del tecnico del Napoli:

Turnover o non turnover per Parma?

Vi ho spiegato, che il turnover per noi è quasi un discorso scientifico, si fa il turnover quando i giocatori reputati da me migliori arrivano ad un punto tale dove il loro rendimento potrebbe andare sotto al rendimento massimale. Poi si rende conto il cumulo di partite fatte da questi giocatori, anche quelle delle nazionali. Su quali giocatori io devo avere questi giocatori al top? Tenendo conto di tutto ciò, devo vedere in quale partite devo avere questi giocatori al 100% al top. In questa partita che è l’inizio di un ciclo, quindi non c’è bisogno di fare turnover. Zuniga lo vedrò solo oggi, questo è un discorso oggettivo. Gli altri tornati dalla nazionale devo vedere come stanno. Il vero turnover lo vedremo dal Bayern in poi, valuterò dove si può fare massiccio o minore.

Quanto è complicato distogliere l’attenzione dal Bayern e far concentrare le attenzioni solo sul Parma?

Questo è il vero salto di qualità che abbiamo già intrapreso. Questo appena sono andato negli spogliatoi, ho detto guardate che in tutte le squadre di A ci sono giocatori forti, se sottovalutiamo il Parma, ci possono essere brutte sorprese. Io con i giocatori parlo in modo chiaro, credo che hanno percepito questa mentalità, il prossimo impegno è sempre il più importante, pensiamo solo al Parma.

Il duello tra Lavezzi e Giovinco?

Sono giocatori di altissimo livelli, entrambi nazionali, anche se Pocho in questo momento non è chiamato dalla nazionale. Hanno caratteristiche diverse, Lavezzi è più potente, Giovinco è più trequartista anche se segna. Comunque a me interessa solo di limitare Giovinco domani, io non ho mai pensato a questo discorso.

Quando avrà a disposizione Britos, Donadel e Pandev, sarà più facile il turnover?

Numericamente siamo apposto, in ogni ruolo abbiamo possibilità di scegliere, nonostante questi infortuni. Grava purtroppo non sta ancora bene fisicamente, a momento vedo altri difensori avanti a lui, va aspettato ancora, ma nel reparto della difesa ho tante soluzioni. Credo che i tempi di Donadel siano ancora lunghi, quelli di Pandev potrebbero essersi accorciati, così come Britos è sulla via della guarigione. Ma non credo di poter puntare su di loro in questo ciclo di partite. Lucarelli domani sarà convocato, poi devo decidere se portarlo in panchina. Sono scelte, ma lui è sempre stato a disposizione.

Come sta Cavani?

Cavani mi ha detto che era un pò stanco dal viaggio più che dalle partite, ma anche lui poi ha fatto un ottimo allenamento, ha una struttura fisica importante che gli consente di recuperare. Il furto? Gli abbiamo parlato insieme a Bigon, chiaramente è una cosa che dà fastidio, è capitato anche a me e a Maggio alla Sampdoria. Ha bisogno di tranquillità, chiaramente lui può preoccuparsi quando la moglie e il figlio sono a casa da soli. Ma supererà anche questo.

Come sta Dossena?

Il ragazzo va capito da un punto di vista psicologico, ma dal punto vista dell’impegno sta benissimo. In certe partite ho preferito far giocare Zuniga, ho tanti giocatori ed è normale che faccio delle scelte, Dossena era in panchina e faceva il tifo per i compagni. Ogni uno deve mettere in difficoltà l’allenatore, sono convinto che Dossena farà benissimo quando lo impegnerò.

Si parla molto di stress dei giocatori, cosa ne pensa?

Lo stress non è quello delle donne, anzi quello fa piacere a tutti. Lo stress c’è, è normale, i soldi però non pagano tutto questo stress, siamo umani, se uno è stressato è stressato, soprattutto quei giocatori importanti, che è sempre sotto le attenzioni di tutti, è normale che è stressato, noi allenatori e calciatori sappiamo che è molto stressante fare questo lavoro. Essere valutati ogni domenica da 50-60 mila spettatori non è semplice, e farlo per tanti anni può provocare questo rifiuto. non è un caso che le carriere dei calciatori si stiano un pò accorciando

Una domanda personale, lei è l’allenatore più longevo della serie A, e gioca il miglior calcio d’Italia, come si sente?

A me piace quando dicono che sono un tattico, essere motivatore viene dopo, quello fa parte del mio carattere. Io alleno dalla C2 in questo modo.

Molti elogi per la partita con l’Inter, la sosta è stata utile o no?

Vedete l’ideale sarebbe sempre giocare una volta a settimana, per studiare gli avversari e ricaricare i giocatiri, purtroppo o si gioca ogni 3 giorni o si sta 15 giorni fermi, io sono stato ad allenare solo 7-8 giocatori in questi giorni, avere i giocatori a disposizione è sempre meglio. Ieri è arrivato un giocatore è subito gli ho detto vieni di la che dobbiamo correggere gli errori che abbiamo fatto con l’Inter, così si fa capire che finita una partita si pensa subito ad un’altra.


 

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