Milan: Da Liedholm ad Allegri, i 5 esoneri di Berlusconi

Ventisette anni di presidenza e solo cinque esoneri: numeri che farebbero impallidire uno Zamparini qualsiasi.

Da quando è proprietario del Milan, Silvio Berlusconi ha sempre cercato di evitare esoneri in corsa dei suoi allenatori in nome del tanto decantato “stile Milan”. Vari tecnici si sono susseguiti, molte “ere” si sono aperte (basti pensare a Sacchi, Capello o al più recente Ancelotti), ma i tecnici che hanno aperto la stagione nella maggior parte dei casi sono rimasti in sella fino alla fine dell’anno calcistico. Dopo la cacciata del tecnico toscano, andiamo però ad analizzate i 5 esoneri in casa rossonera:

Alberto Zaccheroni - fonte Calciocatania (flickr)
Alberto Zaccheroni – fonte
Calciocatania (flickr)

Niels Liedholm: tecnico “ereditato” da Berlusconi dopo aver acquistato la proprietà della società. Dopo qualche screzio iniziale, il rapporto con il tecnico proseguì tra alti e bassi sino a sei giornate dal termine, quando venne sollevato dall’incarico per far posto ad un giovanissimo Fabio Capello, che riuscì a portare la squadra in Uefa.

Oscar Tabarez: l’attuale commissario tecnico dell’Uruguay succede a Fabio Capello, che dopo innumerevoli successi lascia il club per il Real Madrid. Inizia subito la stagione nel peggiore dei modi (sconfitta in Supercoppa Italiana) e dopo undici partite viene esonerato per far posto a Sacchi, che non riuscirà però a risollevare la situazione.

Alberto Zaccheroni: forse una delle poche scelte che non è mai andata giù al presidente rossonero. Nonostante il primo anno arrivi la vittoria del campionato dopo una rimonta sulla Lazio, risulta difficile da digerire per la società il 3-4-3 proposto dal tecnico, che dopo due stagioni e mezzo viene esonerato in diretta televisiva dopo l’eliminazione dalla Champions League. Al suo posto la coppia Tassotti-Cesare Maldini.

Fatih Terim: accompagnato da una campagna acquisti faraonica, l’Imperatore arriva a Milano dopo l’esperienza di Firenze. L’ostentata sicurezza e la fame di vittorie lo portano all’esonero dopo solo 10 giornate. Il suo successore, Carlo Ancelotti, porterà la squadra ad una insperata qualificazione in Champions. Il resto è storia nota.

Massimiliano Allegri: l’ultimo dei cinque, viene esonerato dopo tre stagioni vissute sul filo del rasoio. La sua carriera rossonera può essere paragonata a quella di Zaccheroni: scudetto al primo colpo e poi anni vissuti in bilico nonostante il miracolo compiuto lo scorso anno. Lascia il Milan a 22 punti in 19 giornate di campionato e con una situazione difensiva ai limiti del sopportabile. In attesa del futuro tecnico, la squadra è affidata a Mauro Tassotti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy