Bardi para l’impossibile, Lopez non perdona: il Chievo affonda il Napoli al San Paolo

Per la prima al San Paolo il Napoli può contare sull’apporto di 40.000 persone: curve piene, distinti quasi, nonostante il match col chievo non sia propriamente di cartello e nonostante questo giovedì i napoletani saranno chiamati nuovamente a raccolta nel catino di Fuorigrotta in occasione dell’esordio in Europa League contro lo Sparta Praga.
Francesco Bardi. Fonte: Renzo Udali/Chievo Verona official page
Francesco Bardi. Fonte: Renzo Udali/Chievo Verona official page

Rafa Benitez decide di risparmiare Mertens proprio in vista dell’impegno in Coppa preferendogli Insigne. Nel Chievo Corini sorprende tutti e lascia in panchina Paloschi, con Birsa e Lazarevic a supporto dell’unica punta Maxi Lopez. I padroni di casa iniziano dominando per larghi tratti, anche se i pericoli dalla parte di Bardi per il primo quarto d’ora sono pressoché inesistenti, escludendo un colpo di testa di Higuain al minuto 13 neutralizzata dall’ex Livorno con un colpo di reni. Pochi minuti dopo anche Hamsik ci prova con un sinistro potente rasoterra da posizione defilata, ma l’estremo difensore si fa trovare ancora pronto. La potenziale svolta alla gara arriva al minuto 25: Cesar atterra Higuain in area, Giacomelli concede il penalty. Dagli undici metri si presenta lo stesso ‘Pipita’, Bardi si supera ancora mandandola in angolo e per l’argentino è il primo errore dal dischetto da quando è un giocatore del Napoli. Gol sbagliato, gol quasi subito: al 31′ Birsa trova perfettamente Maxi Lopez con un cross ad incrociare, l’argentino la colpisce al volo di pallonetto, ma è la traversa a scongiurare il vantaggio per gli ospiti. Due minuti più tardi azione molto simile ad opera del Napoli: Hamsik imbecca perfettamente Insigne che prova la conclusione di prima al volo, purtroppo per la punta napoletana Francesco Bardi è in giornata di grazia e si oppone per l’ennesima volta con una grande parata. Fino al duplice fischio non succede più nulla di rilevante e si chiude una prima frazione con tantissime emozioni, a dispetto del punteggio fermo sullo 0-0.

Il copione alla ripresa non cambia: Bardi è ancora prodigioso, dopo nemmeno 3 minuti dal rientro in campo prende l’ascensore e devia in corner una conclusione potentissima di Zuniga. Dopo un primo tempo quasi privo di pericoli, la difesa del Napoli dimostra per l’ennesima volta di essere molto scricchiolante: Maxi Lopez incredibilmente smarcato riceve un buon pallone al limite dell’area poi lascia partire un sinistro preciso, leggermente deviato da un difensore, che si insacca alle spalle di Rafael e porta il Chievo in vantaggio. Questo centro interrompe un digiuno che durava dal 3 febbraio di quest’anno, quando, da giocatore della Sampdoria, con una sua rete decise il derby di Genova. Intorno al decimo minuto della ripresa, Benitez getta nella mischia Mertens, al posto di un Insigne nonostante tutto applaudito dal suo pubblico. Al minuto 64 Hamsik esplode un destro insidioso verso l’angolino basso, ma manco a dirlo Bardi si allunga negando un’altra volta ancora il pareggio. A 20 minuti dalla fine entra anche De Guzman (fuori Jorginho), colui che all’ultimo respiro decise la trasferta di Genova della prima di campionato. Nei 20 minuti finali la stanchezza si fa sentire, i ritmi si abbassano, il Chievo si chiude a riccio in difesa per proteggere il vantaggio e i cambi di Benitez non incidono come sperato. Nessuna occasione clamorosa fino al fischio finale che fa calare il sipario sulla prima del Napoli al San Paolo.
Un esordio casalingo tutt’altro che positivo: gli uomini di Benitez hanno macinato gioco, si sono resi pericolosi in numerose occasioni ma 90 minuti non sono bastati per segnare. Decisivo l’errore di Higuain dal dischetto, così come decisiva è stata l’amnesia difensiva che ha permesso a Maxi Lopez di trovare il gol. La parte del protagonista l’ha recitata, senza dubbio, Francesco Bardi, autore di almeno 10 parate decisive, oltre a quella sul rigore del Pipita. Insomma, una vittoria di carattere che forse vale più dei 3 punti oggi guadagnati dai ragazzi di Corini. Alla fine della partita l’urlo rabbioso del San Paolo è uno solo ed è diretto, ovviamente, al presidente De Laurentiis: “Noi vogliamo vincere”. I timori del pre-campionato, almeno quest’oggi, sono confermati. C’è sicuramente ancora tanto cammino da fare, ma l’inizio non è dei più incoraggianti.
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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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