Napoli-Juventus 3-3, le pagelle degli azzurri: Pandev fa il tenore, ma dietro è da brividi!

Napoli-Juve è la partita che non t’aspetti; presentata come il match tra due delle migliori difese del campionato, la gara condita da sei gol, tutto potrebbe elogiare tranne che le difese.
Conte mantiene l’imbattibilità, Mazzarri conferma le sofferenze dei suoi, incapaci di portare a casa una gara praticamente già in tasca.
I bianconeri sfatano il tabù San Paolo e mantengono due punti di vantaggio sul Milan secondo.

Pandev fa il 'Tenore', ma non basta. - Fonte: Danilo Rossetti
De Sanctis 5,5: Un pò perchè subire tre gol non ti da mai la sufficienza, un pò perchè gli straordinari interventi a cui aveva abituato sono mancati stasera.

Poco colpevole sul primo gol, un pò di più sul secondo, completamente esente da colpe sulla terza marcatura; non è aiutato dalle deludenti prestazioni dei compagni di difesa.

Aronica 6-: L’unico della retroguardia ad avvicinarsi alla sufficienza; il rendimento del siciliano è altalenante, si esalta nelle chiusure quando tutto va bene, ed è l’ultimo ad andare a picco quando la nave comincia ad affondare.
dal 76′ Fernandez 5: Un quarto d’ora da protagonista sfortunato; involontariamente serve infatti a Pepe il pallone che il bianconero trasforma in gol. Non ha tempo per sfondare in attacco.

Cannavaro 5-: Benino nel primo tempo, dove regge con tutto il reparto, male nella ripresa. Il terzo gol bianconero arriva con una passeggiata di Pepe nella sua zona di competenza; non da sicurezza al reparto.

Campagnaro 4,5: Conferma le impressioni avute a Bergamo; duro nei contrasti solo nel primo tempo, impreciso come non mai nel liberare l’area per tutti e novanta i minuti.

Inler 4,5: Arruffone ed impalpabile; lo svizzero resta in campo tutta la partita ma per lunghi tratti sembra rimasto negli spogliatoi. Gargano si accolla tutti gli sforzi del centrocampo e quando deve fare anche il lavoro del compagno di reparto è indotto all’errore.

Gargano 6: Corre, scalcia, ringhia; purtroppo perde anche troppi palloni. Fa il lavoro doppio perchè sembra solo a centrocampo, ma per gran parte del match è insuperabile. Mai domo, morde le gambe dei dirimpettai; peccato per le palle perse in mezzo al campo.

Zuniga 5: Poco offensivo stasera, il colombiano ha il compito precio di controllare le folate di Lichtsteiner e ci riesce a lunghi tratti; peccato che nelle poche volte che cerca di proporsi in avanti risulta sempre inconcludente, e decisivo in negativo in un’azione che avrebbe potuto essere determinante.
dal 87′ Dossena SV.

Maggio 6: La spina nel fianco della Juve, il terzino della Nazionale è tornato subito sui livelli che gli competono; molte chiusure decisive in difesa, peccato per il madornale errore che manda Estigarribia in gol.

Lavezzi 7: L’anima di questa squadra, che nonostante la non vittoria dimostra ancor di più (ce n’era bisogno?) che Cavani, seppur determinante, non sia fondamentale come lui in questo Napoli.
Svaria a destra e sinistra, recupera in difesa nonostante i crampi, smista per tutti i compagni; è un rebus per i difensori della Juve, e non solo.

Hamsik 7: Torna ad essere il Fanciullino d’oro tanto aspettato dai tifosi. Dimostra la cattiveria giusta in mezzo al campo per farsi sentire per tutti i 90′, segna il gol del primo vantaggio, copre e riparte; segna un gol sostanzialmente regolare, e quando va per la seconda volta dal dischetto dimostra il perchè col suo talento è cosi altalenante.

Pandev 7,5: Dopo tante prove incolore, finalmente i primi due gol con la maglia azzurra, e per i tifosi non poteva scegliere serata migliore; freddo sul primo gol, spettacolare giocata nella sua doppietta personale. Subito dopo lascia il posto a Santana, e nessuno capisce il perchè…

dal 71′ Santana 5: Inconclusivo in difesa e in attacco; non cambia gli equilibri anche perchè sostituisce il migliore in campo.

Mazzarri 4: Al di la degli errori individuali, le scelte del mister decidono le sorti della squadra, servendo agli avversari una rimonta sul piatto d’argento; gli azzurri entrano nella ripresa rilassati e spaesati dal ritorno della Juve, e in corsa i cambi sono tutti sbagliati.
Togliere Pandev per Santana è una mossa inspiegabile, Fernandez sostituisce quello che più dava sicurezze dietro.
Due punti persi, ed uno sostanzialmente regalato ad una squadra che non ne aveva bisogno.

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