Napoli-Milan 3-1: le pagelle dei rossoneri
Abbiati 5,5: Sul primo gol di Cavani si fa passare il pallone sotto le gambe, sugli altri due due nulla può. Non ha possibilità di riscattarsi
Bonera 5: Ogni volta che viene puntato va in difficoltà. Non spinge ed è l’anello debole della difesa milanista (dal 22′ st Antonini 5,5: Spinge più di Bonera ma con scarsi risultati)
Nesta 5: Nonostante un Lavezzi non in giornata non riesce ad essere il solito muro. Va in difficoltà contro Cavani ed è particolarmente nervoso tanto da prendersela con Aronica in maniera poco sportiva
Thiago Silva 5,5: Con un Nesta in giornata no deve lavorare per due ma soffre la mancata copertura del centrocampo. Almeno non perde la calma
Abate 6: L’unico della difesa a salvarsi. I suoi cross, però, non vengono raccolti dagli attaccanti
Van Bommel 4,5: Chi l’ha visto? Lascia passare Gargano sull’azione del primo gol, poco cattivo e, a testimonianza della sua scarsa cattiveria, non si becca la solita ammonizione (dal 22′ Emmanuelson 5: Fare meglio di Van Bommel era facile questa sera, ma il suo ingresso non cambia l’inerzia della partita)
Nocerino 5,5: Almeno ci mette grinta. Ogni tanto tenta una piccola sortita in avanti ma perde troppi palloni
Seedorf 6: Prova a suonare la carica più volte ma nessuno lo segue. Da solo non può fare molto.
Aquilani 6,5: Mezzo voto in più per il gol che sembrava mettere la partita su un binario favorevole al Milan. Spreca un’occasione d’oro pochi minuti dopo la rete e va vicino alla doppietta con un tiro da fuori. Almeno ci prova (dal 33′ El Shaarawy 6: Pretendere che un ragazzo del ’92 possa cambiare la partita da solo in meno di un quarto d’ora è da illusi. Però ha qualità e si vede. Tenta il dialogo con i compagni e prova un tiro da fuori che impensierisce De Sanctis)
Pato 4: Irritante, nervoso e dannoso. Non ne azzecca una nemmeno per sbaglio e sembra voglia giocare da solo.
Cassano 6,5: Il migliore del Milan, pur non facendo una partita eccezionale. Autore dell’assist per il gol di Aquilani, tenta di dialogare più volte con Pato ma il brasiliano stasera non ne ha azzeccata una. I pericoli maggiori per gli avversari nascono dai suoi piedi
Allegri (all.) 4: Va bene che aveva Ibrahimovic, Zambrotta, Robinho, Ambrosini, Gattuso, Boateng e Flamini fuori ma non può perdere una partita così. Tarda a far entrare El Shaarawy, tiene Pato fino alla fine e sostituisce un Aquilani che almeno non era inutile quanto l’autore del gol contro il Barcellona. Cambia (a parte Seedorf playmaker) l’assetto tattico della squadra troppo tardi e sbaglia a leggere la partita.