Napoli, torna a parlare Mascara: “Non c’è mai stato niente con Mazzarri”

Giuseppe Mascara, passato dal Napoli al Novara nel corso della recente finestra di mercato invernale, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttonapoli.net, parlando della sua ex squadra e dei rapporti con mister e compagni:

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Allora Giuseppe partiamo dalla fine: quando hai deciso che era arrivato il momento di cambiare aria?
“La situazione era difficile, giocavo molto meno di quanto avevo fatto lo scorso anno e siccome avevo tanta voglia di giocare di sentire l’adrenalina della gara durante la settimana ho ritenuto opportuno cambiare squadra per trovare più spazio”.
 
In questa scelta può aver influito l’acquisto di Eduardo Vargas?

“Può darsi, se una società investe su un giocatore giovane è giusto che lo faccia crescere facendolo giocare pian piano e pensavo che lo spazio per me diminuisse ulterioremente”.
 
Anche da Novara avrai tifato Napoli nella gara con il Chelsea

“Ero a casa ed è stata una grande partita. Ho sempre creduto che i ragazzi potessero fare una grande prestazione, in queste gare il Napoli ha dimostrato di saper dare il meglio. Si è vista la voglia, la grinta e la determinazione di una squadra che voleva a tutti i costi vincere”.
 
Anche con il Chelsea il pubblico del San Paolo è stato l’arma in più. Tu hai avuto modo di esordire in Champions League nella gara con il Villarreal.

“Il San Paolo riesce in tutte le gare a fare la differenza, non solo nelle notti di Champions. Purtroppo il paese vive un momento difficile da un punto di vista economico perché altrimenti sono sicuro che in ogni gara anche in campionato ci sarebbe il tutto esaurito”.
 
Senti un po’ tua questa impresa del Napoli che hai contribuito a portare in Champions League?

“In minima parte ho dato un piccolo contributo nel finale dello scorso campionato ma c’è da dire che quest’anno i ragazzi sono andati oltre ogni aspettativa smentendo ogni pronostico contro squadre molto blasonate”.
 
Semplicemente una data: 10 aprile 2011 e quella rete al Bologna che ha fatto sognare lo scudetto ai tifosi azzurri

“La gara di Bologna e quel gol rievoca qualcosa di magico. Sono ricordi che porto dentro con tanto entusiasmo. Vedere una città invasa pacificamente dai tifosi del Napoli rappresenta la cosa più bella del calcio”
 
Il rapporto con Lavezzi e con i vecchi compagni di squadra

“Capita spesso di scherzare con il Pocho su Twitter ma non solo con lui. Con tutti sono rimasto in buoni rapporti ci sentiamo settimanalmente con tutti. Lo ripeto sempre, sono stato accolto a Napoli come un giocatore importante e non posso far altro che ringraziare tutto lo spogliatoio”.
 
Giuseppe c’è un episodio particolare legato allo spogliatoio del Napoli?
“Ti posso dire che è uno spogliatoio sano, con una voglia matta di ridere, di fare scherzi ma di impegnarsi quando viene il momento di fare sul serio. E’ uno dei segreti delle vittorie del Napoli. L’unità del gruppo”.
 
Qualche settimana fa si era parlato di un “cinguettio” via Twitter polemico nei confronti di Mazzarri. Chiariamo la questione?
“Io posso solo ringraziare Mazzarri, perché mi ha voluto a Napoli e mi ha fatto giocare in tante occasioni. Le persone maligne esistono dappertutto. Non ho niente da chiarire perché non c’è mai stato niente con il tecnico che ha sempre avuto la mia stima”.
 
Uno sguardo al presente: come va lì a Novara?

“Sono stato accolto bene in una realtà comunque piccola. C’è molto entusiasmo e ci trasmettono il giusto sostegno”.
 
Che tipo di forza trasmette Emiliano Mondonico e la sua vittoria contro una grave malattia

“Il mister è un personaggio eccezionale ha tanta esperienza e la sua storia ci insegna che bisogna avere sempre la forza di andare avanti nella vinta e di superare gli ostacoli. Lui ci ricorda che bisogna vivere la vita giorno dopo giorno cercando di dare sempre il massimo. E’ un esempio”.
 
Giuseppe siamo ai saluti. Giusto dedicare un pensiero ai tifosi del Napoli…

“Che dire. A me non piace fare le sviolinate ma resterò sempre attaccato a quella città. I tifosi mi hanno accolto alla grande e mi hanno fatto sentire un giocatore importante. Non posso che ringraziare tutti”.
 
Quindi è un addio?

“Spero un arrivederci…”

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