Nazionale: Prandelli analizza il calcio italiano ed elogia il Napoli

Cesare Prandelli, ct della nazionale italiana di calcio, è tornato a parlare della nazionale, del nostro campionato e nella fattispecie del Napoli, che mai come in questa stagione è candidato alla vittoria finale dello scudetto.

Fonte immagine: Flickr.com-gianlucagozzoli
Con la qualificazione ad Euro 2012 in tasca, l’ex tecnico della Fiorentina appare molto sereno: “E’ stato l’inizio di una bellissima sfida raccogliere l’eredità di un passato prestigioso, di un Mondiale che aveva sancito la fine naturale di un ciclo sportivo magnifico per ricostruire le stesse premesse con un obiettivo a lungo termine. È un cammino che non è affatto compiuto e dal quale possiamo trarre indicazioni interessanti su cosa è stato fatto finora e su quanto resta ancora da fare. È un percorso lungo e insidioso. La leadership internazionale è una dimensione pertinente al nostro calcio, ma nulla è dovuto: il calcio evolve continuamente e come movimento dobbiamo agire di conseguenza, avendo il coraggio di investire, pazientare e osare”. Non si potevano non spendere parole anche su Cassano e Balotelli: “Antonio ha fatto tutto da solo. Ha acquisito la consapevolezza del proprio valore e di quale apporto può dare alla Nazionale in termini di valore aggiunto. Mario è sulla buona strada. È un ragazzo generoso e pian piano sta trovando dentro se stesso il modo di mettere il proprio talento a disposizione dei compagni e di un obiettivo comune e condiviso. I tifosi lo hanno capito, ora deve continuare così”.
L’avvio del presente campionato sembra essere piaciuto a Prandelli: “È un torneo caratterizzato da grandi cambiamenti in molte delle squadre di vertice, segno di coraggio e di voglia di programmare il futuro. Delle difficoltà fisiologiche di alcune formazioni potrebbero avvantaggiarsi quei club che già da un paio di stagioni hanno intrapreso un cammino analogo, apportando in estate correttivi importanti al proprio impianto di gioco. Il livello è alto e al momento ci sono almeno cinque formazioni in grado di contendersi lo scudetto. Il mister di Orzinuovi vede in particolare il Napoli in ottima forma: “La prestazione offerta contro il City, al debutto in Champions, è indicativa del grado di maturazione raggiunto dal collettivo. E non dimentichiamoci dei segnali importanti che il Napoli aveva mostrato già nella scorsa stagione. Il gruppo ha fiducia nel tecnico e nella proposta di gioco, è una base importante sulla quale misurare le potenzialità che il Napoli può esprimere in questa stagione”. A proposito dei partenopei, Prandelli ha voluto specificare le ragioni che l’hanno portato a riconsiderare Maggio e De Sanctis, che sembravano essere stati dimenticati dalle parti di Coverciano dopo il Mondiale in Sudafrica: Maggio non è mai uscito dall’orbita della Nazionale: è fisiologico che i calciatori possano accusare un periodo di flessione e che un commissario tecnico debba necessariamente tenere conto della prestazione dei singoli. Per quanto riguarda De Sanctis, l’infortunio di Viviano ha creato un vuoto e la cosa più sensata era colmarlo con un giocatore di esperienza internazionale, dal rendimento costante e integrato nello spogliatoio”. Non è escluso infine che non si possa attingere ancora dal Napoli per rimpolpare l’organico della nazionale: “Teniamo d’occhio tutti”.

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