No Cuchu, no cry!

Minuto sessantesimo, tutta San Siro gioisce. I più disattenti, o i meno informati, penseranno che questa gioia derivi da uno dei due goal che ieri hanno consentito all’armata, se così si può definire, nerazzurra di pareggiare contro il sorprendente Catania “Montelliano”.

Invece no! La gioia era per una sostituzione. E anche qui, chi non ha seguito la partita potrebbe pensare subito: ” Ah è uscito Ranocchia, o quel piantagrane di Sneijder, che da cura è diventato rovina dell’Inter, o Pazzini, che sembra non voler più segnare”, ma rimarrebbe sorpreso ad apprendere la vera e propria notizia di questa domenica sportiva appena trascorsa: Esteban Cambiasso, re del centrocampo interista, l’inamovibile con Pupi Zanetti, è stato fatto accomodare in panchina, per la GIOIA, sì avete letto bene la GIOIA, della Curva Nord. “Incredibile!” direbbero i sopracitati disattenti, ma così è stato. E ciò è segno di quanto, ad Appiano Gentile, tutto vada storto. Cambiasso, in otto anni da nerazzurro, non era mai stato fischiato, complice il suo carattere forte, e la sua abilità nel trattare il pallone, e raramente era stato sostituito; chi meglio di lui, infatti, poteva condurre l’Inter alla vittoria? E così, vederlo piangere, coperto da un asciugamano per non farsi “beccare” dalle telecamere, ha “spezzato” il cuore degli appassionati di calcio meno crudeli! Il re del centrocampo interista spodestato da un “pivello” come Poli, roba non da tutti i giorni. Vederlo piangere però, ha fatto capire a coloro che hanno il cuore nerazzurro quanto il Cuchu tenga all’Inter, e che farà di tutto per riavere in mano le chiavi del centrocampo. E che dire, noi glielo auguriamo… No Cuchu, no cry!