Palermo-Lecce finisce 2-0. Rosanero a -3 dalla Juve

Un gol per tempo e il Palermo fa un importante passo avanti in classifica e chiude la sua minicrisi dopo le due sconfitte consecutive con Milan e Roma. (Per leggere le pagelle della partita clicca qui )

Mangia decide di lasciare in panchina il “Romario del Salento” Fabrizio preferendogli Pinilla che in avanti fa coppia con Hernandez.

Fonte foto: Viola Channel - Flickr.com

Di Francesco deve cercare di svegliare i suoi ragazzi dopo l’incubo del secondo nella partita contro il Milan. L’allenatore pescarese schiera accanto a Corvia il colombiano Cuadrado che agisce più come esterno che come seconda punta.

Il Palermo è subito pericolo dopo 58 secondi con un tiro di Ilicic che va alto sopra la porta difesa da Benassi. La squadra rosanera aumenta la sua pressione dopo il quarto d’ora mentre il Lecce si affida alle ripartenze facendosi pericoloso solo con un tiro da fuori di Corvia.

Al 25′ arriva l’episodio che cambia la partita: Hernandez prende il tempo a Tomovic che in area lo stende. Il rigore è sacrosanto. L’incaricato dagli undici metri è Pinilla che non fallisce l’appuntamento con il gol e porta avanti i rosanero.

Il Lecce cerca di dare una scossa e spreca una buona occasione nato da tiro di Obodo da fuori che viene respinto male dal portiere Tzorvas. Sulla risposta Corvia spedisce il pallone in curva anche a causa della pressione dei tifosi rosanero.

Nella ripresa Mangia lascia in panchina Pinilla facendo entrare l’israeliano Zahavi mentre Di Francesco conferma in toto l’undici titolare. Il Lecce parte bene con un tiro di Piatti che però non centra la porta. Il Palermo reagisce subito e si fa pericoloso in due occasioni: prima con Zahavi che conclude a lato e poi con Hernandez che non riesce a concludere uno splendido contropiede per l’intervento in extremis di Carrozzieri, l’ex di turno al suo esordio in questo campionato.

Il Lecce accentua la sua pressione fra il 10′ e il 20′ con diverse occasioni mai concluse al meglio per i giallorossi fra le quali sono da segnalare due temibili tiri di Giacomazzi e Piatti respinti dal muro dei difensori rosanero. Al 21′ Mangia effettua il suo secondo cambio, quello più atteso: Miccoli rileva Ilicic fra l’ovazione del Renzo Barbera.

Dopo pochi minuti arriva il raddoppio del Palermo nato da una palla vagante a centrocampo. Hernandez riceve il pallone sulla tre quarti campo e scambia con Zahavi che offre all’uruguaiano il pallone nel cuore dell’area; il giovane attaccante rosanero, nonostante la pressione di tre difensori del Lecce, infila Benassi e sigla il 2-0 che mette in ghiaccio il match.

Il gol, quasi inatteso, mette in totale confusione il Lecce che rischia di subire il 3-0 da Fabrizio Miccoli. Il bomber salentino del Palermo però apre troppo il compasso e calcia a lato di pochi centimetri. Di Francesco cerca di spronare i suoi con l’ingresso di Bertolacci che in dodici minuti procura diverse occasioni ai compagni e cerca il gol in due circostanze: prima con un tiro da fuori che sfiora l’incrocio e poi con un colpo di tacco volante neutralizzato da Tzorvas. La partita si conclude dopo 4 minuti di recupero.

Il Palermo ha meritato il successo anche in virtù di un possesso palla intorno al 70%. Per i rosanero è la 4° vittoria consecutiva in casa in campionato ed ora la classifica sorride di più con il 6° posto a 13 punti, 3 in meno della capolista Juventus.

Il Lecce paga ancora il dramma sportivo di domenica scorsa contro il Milan ma ha dimostrato una discreta trama di gioco che, però, pecca troppo in fase realizzativa. Per la squadra salentina 6° sconfitta in 8 partite di campionato e gol fuori casa che manca da 300 minuti, cioè dal gol del 2-0 di Grossmuller a Bologna nell’unica vittoria stagionale per i giallorossi.

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