Palermo, parla Miccoli: “Mi sarei aspettato qualcosa dal mercato, non siamo gli stessi di un anno fa; il nostro obiettivo è solo la salvezza”

Dopo le parole del patron Zamparini, che direttamente dal sito internet della società aveva predicato con poche righe calma ai suoi tifosi dopo le prime due e brutte uscite, è il capitano della squadra rosanero, Fabrizio Miccoli, ad intervenire direttamente in conferenza stampa, cosi analizzando la situazione attuale della squadra.

“È vero che siamo in difficoltà ma siamo appena alle prime due giornate, non credo sia giusto il clima di sfiducia e di protesta che si è già levato tra i tifosi nei confronti di questa squadra.
Non so quale sia il motivo principale di queste brutte prestazioni, sicuramente non è un unico motivo.
Vero è che abbiamo anche avuto la sfortuna di incontrare due squadre di alto livello, che quest’anno competeranno per alte posizioni di classifica e che hanno gruppi ben consolidati ormai da anni; di certo noi dobbiamo cambiare qualcosa per cercare almeno di giocare al calcio ogni domenica ed evitare le brutte figure.
Anche il Palermo prima era una squadra come Napoli e Lazio, avevamo esperienza, qualità, un po’ di tutto, e potevamo competere per gli obiettivi più alti; se fossimo arrivati oltre l’ottavo posto qualche anno fa l’avremmo considerato un fallimento.
Però i tempi cambiano, le società pure e ci sono cicli che finiscono e altri che si aprono, noi stiamo attraversando un momento di cambiamenti importanti in cui dobbiamo comunque andare avanti con quello che abbiamo e che c’è rimasto.

Inutile girarci intorno, dobbiamo salvarci, questo è il mio pensiero; non siamo né da quinto, né da decimo o da ventesimo posto, siamo solo una squadra che deve giocare con la mentalità di salvarsi e fare punti importanti domenica dopo domenica per arrivare a quell’obiettivo.
Il tifoso in generale, quindi anche quello palermitano, vuole onestà e chiarezza da parte nostra.
Io ho sentito dire che questa squadra è come quella dell’anno scorso; secondo me non è vero, non è quella dello scorso anno, perchè se sono andati via quattro giocatori, uno all’Inter, uno alla Roma e due alla Fiorentina, ed erano giocatori importanti in campo ma soprattutto nello spogliatoio, non possiamo essere gli stessi.
Abbiamo perso tante risorse anche quest’anno ma ciò non significa che ogni domenica dobbiamo scendere in campo già sconfitti; è vero, siamo cambiati, ma abbiamo tutte le carte per giocarcela con le altre squadre del nostro livello, fare bene e salvarci tranquillamente.
Poi magari possiamo fare qualche bella prestazione con qualche grande squadra, ma nulla più di questo.

Io sono un calciatore e non posso giudicare quanto fatto dalla società.
Da quello che potevo leggere sui giornali o immaginare dal campo magari mi sarei aspettato qualche mossa in più sul mercato e non che saremmo rimasti quelli di oggi, ma ormai il mercato è finito, la società ha ritenuto che questa rosa potesse essere sufficiente e ora sta a noi dimostrare agli altri quanto valiamo e che possiamo fare bene e giocarcela a viso aperto.

Al mister non possiamo criticare niente; è uno che si dedica alla squadra ventiquattro ore al giorno e cerca di curare ogni minimo aspetto. Insieme allo staff stiamo facendo un ottimo lavoro, bisogna però tramutarlo in buone prestazioni alla domenica”.