Rocchi e la differenza fra lo “special” e il normale

Partiamo da un presupposto: il Napoli ha meritato di fare bottino pieno a San Siro. L’ha meritato dopo una prestazione frutto di un secondo tempo giocato ad ottimi livelli, con un ottimo possesso palla, come sottolineato dal fresco cinquantenne Mazzarri. L’Inter, dal canto suo, recrimina, e ne ha ben donde, per alcune decisioni a dir poco “sfavorevoli”, prese dall’arbitro Rocchi in serata decisamente “no”.

fonte: flick.com - (C) SiciliaToday

Morale della favola, il Napoli ha fatto una grande partita, ma solo dopo il 42′ minuto del primo tempo, quando Obi prende ingiustamente la via degli spogliatoi. Solo da allora gli azzurri decidono di far proprio il pallone e di farlo vedere agli avversari solo quando c’è da recuperarlo in fondo alla rete difesa da Julio Cesar. L’Inter e Ranieri fanno bene a recriminare, l’arbitro ne ha combinate di tutti i colori. Ma non è la prima volta. 24 gennaio 2010: stesso luogo, stessa squadra, stesso arbitro, Rocchi. A Milano va di scena un derby mozzafiato, con il Milan che sogna il sorpasso ai cugini e con un’Inter che, regina del campionato, inizia a perdere colpi. Rocchi ammonisce ingiustamente Lucio per simulazione, espelle Sneijder che lo irride davanti a 90.000 persone e sul finale concede un rigore molto dubbio al Milan. Per fortuna Julio Cesar respinge; in quella occasione, per fortuna dei nerazzurri, non c’è il Campagnaro di turno a ribadire in rete. L’Inter rimane però in nove, dopo aver giocato quasi settanta minuti in dieci. Un attimo però, l’Inter è incredibilmente sopra di due gol. Potrebbe sembrare strano: una squadra finisce in nove uomini un derby dominato dall’inizio alla fine. C’è un fattore però che elimina qualsiasi stranezza da quel risultato e fa quadrare i conti: è il fattore “special”, José Mourinho. Quella è la sua Inter, che in dieci per 70 minuti e in nove per 10 minuti lotta su ogni pallone, creando occasioni su occasioni e colpendo anche due legni. “Avremmo perso solo in sei questa partita”, tuona Mourinho accusando Rocchi. Quell’Inter infatti, è più forte di tutto e di tutti. Lo dimostrerà cinque mesi dopo, vincendo tutto ciò che si poteva vincere. Tornando alla sfida di ieri, è palese la brutta prestazione di Rocchi, è giusto l’entusiasmo del Napoli per una grande vittoria, sono legittime le lamentele dell’Inter. E’ doveroso però, fare un ultimo appunto: quella di ieri era un’ Inter in versione “normale”, lontana anni luce da quella versione “triplete” per cui l’arbitro era solo un altro avversario di cui sbarazzarsi. Sarebbe bello, ma alquanto utopico, auspicarsi un minimo di obiettività e coerenza, da parte di tutti: da parte dell’Inter, che dovrebbe ammettere che anche dopo gli errori di uno spaesato Rocchi, con la giusta cattiveria, si sarebbe potuto rimediare. Da parte del Napoli e del suo presidente, in perenne lotta contro il “Palazzo” e soprattutto da parte del suo allenatore, il cui vittimismo si palesa ogni qual volta il Napoli viene penalizzato dai direttori di gara. Ieri è stato lui a decidere cosa i giornalisti avrebbero dovuto dire: Voglio che si dica che il Napoli ha vinto perché ha fatto una grande gara”. Giusto, anzi giustissimo signor Mazzarri. Ma cosa sarebbe successo a parti invertite?

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