Roma, Garcia “Le contestazioni dei tifosi le prendo come capricci degli innamorati”

Rudi Garcia, tecnico della Roma, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Torino. Queste le dichiarazioni dell’allenatore francese:

Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio
Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio

Daniele De Rossi non si tira indietro. Quali sono le sue condizioni?

Ha una piccola frattura su una vertebra già da tre settimane, non cambia nulla. Deve gestire il dolore, come in tutta la sua carriera. Darà il massimo non sono preoccupato”.

Sul torino…

E’ una buona squadra che fa una bella stagione, sappiamo che non è facile giocare lì. Dette questo non cambia nulla nel nostro obiettivo, giocheremo per vincere, come abbiamo fatto sempre da quando sono qui”.

Mapou è un’emergenza da esterno basso o può essere utilizzato li?

“E’ molto interessante, in Francia ha già giocato terzino. Per me è migliore al centro della difesa, ma ci dà fisico, duelli e intelligenza tattica. Può anche partecipare all’attacco, è un valore aggiunto”.

Chi è favorito per il secondo posto?

“Sono concentrato solo su domenica, non facciamo prospettive per le nove partite. Giochiamo sempre per vincere la prossima partita”.

E’ cambiato qualcosa dopo tre mesi difficili?

“Queste due vittorie in due partite difficili hanno dimostrato alla sqaudra che è nella giusta squadra. Se si dà il massimo la ricompensa arriva per chi lavora e i miei non si sono mai fermati nel lavorare. Questa settimana eravamo tutti disponibili per lavorare. In passato abbiamo giocato ogni tre giorni e quando non c’era partita c’erano le Nazionali. Fino a fine stagione ci sarà un solo turno e sarà più semplice lavorare sulle gare che arrivano”.

C’è una frattura curva-squadra?

“La giustizia sportiva italiana è fatta così: decide un uomo il giorno dopo. Condanna o giudica tutti gli episodi del week end, gli altri paesi hanno una commissione e c’è un dibattito. Su questo punto la giustizia sportiva italiana deve migliorare, non mi sembra ci sia il concetto della giustizia. Voglio parlare di calcio, ma le cose successe prima e dopo con i tifosi e i giocatori le prendo come capricci di innamorati. Il carattere che vogliamo vedere per i singoli giocatori vuole essere visto dai sostenitori. Quando si dimostra il carattere non è male, significa che c’è vita e che c’è risposta. Tra giocatori e tifosi c’è amore, i capricci tra innamorati si guardano da lontano”.

E’ un vantaggio giocare fuori casa?

“I risultati dimostrano che per noi è più semplice giocare in trasferta”.

Sui cambiamenti tattici e nel possesso nelle ultime due gare…

“Sono d’accordo sul fatto che il possesso palla è stato meno importante. Come detto contro il Napoli è un’arma in più. Non giocheremo tutti indietro in contropiede, ma ci adattiamo per vincere le partita. E’ l’unico motivo che mi fa fare delle scelte. Vedremo a volte una Roma più schierata, ma anche una Roma con possesso palla importante. Conta la performance, data dai giocatori e dalla strategia studiata. Su questo punto siamo stati bravi, come saremo bravi quando vorremo tenere un possesso palla più pesante”.

Che problemi ha Maicon? Castan e Balzaretti?

Maicon sta molto meglio, ma non abbastanza per tornare in gruppo e essere convocato. Spero che potrà tornare il più velocemente possibile. Ora dobbiamo gestire il carico per non tornare indietro nell’evoluzione del ginocchio. Speriamo per lui e per noi che potrà tornare. In attesa abbiamo soluzione con Torosidis e Florenzi. Fede è tornato in gruppo, ha giocato con la Primavera: dopo 18 mesi che è stato fuori rosa ha bisogno di tempo per ritrovare ritmo e intensità. E’ conovcabile, sarà convocato e vogliamo farlo tornare al massimo. Per Leo il discorso è differente, ha abuto una cosa seria. Fa un po’ di cose con noi, ha bisogno di tempo per ritrovare tutte le sue qualità. Spero che prima della fine della stagione potrà entrare in campo e giocare. Il peggio è passato, lo vedo migliorare ogni giorno. Sono piccoli passi molto importanti”.

Ljajic è a secco da un po’. Ha qualche problema?

“Finchè abbiamo occasioni significa che il gioco porta occasioni. Non è importante chi segna, per gli attaccanti è importante essere decisivo. Lavoriamo sulla qualità davanti alla porta, poi c’è la partita e i calciatori devono essere pronti. In questo momento fare il gesto giusto è importante e questo non si può ricreare in allenamento. Bisogna essere pronti a livello psicologico”.

Sulla sconfitta della Primavera contro il Chelsea. Cosa bisogna migliorare?

Prima bisogna sottolineare e fare i complimenti a De Rossi e ai suoi ragazzi. Sono arrivati in semifinale con un percorso bellissimo, dovuto al lavoro del mister e all’atteggiamento collettivo. Sono fiero di loro, la sconfitta non cambia nulla. La sconfitta dimostra che loro e la prima squadra sono lontani dalle grandi squadre d’Europa, ma lavorando vogliamo avvicinarci ogni giorno. Sono veramente fiero di loro e la sconfitta non toglie niente al loro percorso”.

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