Roma: parlano Jedvaj e Perrotta prima della gara con il Chievo

La Roma è pronta ad affrontare il Chievo nella gara di giovedì sera. I giallorossi sono a caccia della decima vittoria consecutiva. Questo sarebbe un nuovo record per la nostra Serie A.

Fonte: Gaucho
Fonte: Gaucho

Mai nessuna formazione è riuscita a partire con 10 vittorie consecutive. Agganciata a 9 la Juventus di Capello. Dopo il problematico tesseramento, ancora non si vede in campo il giovane Jedvaj. Il croato risponde così alle domande su JutarnjiList: “Ventuno conclusioni nello specchio della porta concesse e solo un gol subito, 9 vittorie in 9 partite: e poi vi meravigliate se non ho ancora debuttato? Sto procedendo pian piano, allenamento dopo allenamento. Ho 18 anni e sono un giocatore della prima squadra della Roma. Imparo e recepisco. So che il tempo è mio alleato e per me va bene. La striscia di vittorie consecutive? E’ pazzesco qui. Ci accolgono la mattina all’ingresso in campo, ci festeggiano dopo un allenamento. Senti l’entusiasmo dappertutto, ma il club sta facendo di tutto per proteggerci da questo. Adesso l’euforia deve essere solo per i tifosi. Continuiamo con lo stesso ritmo. Non c’è una formula segreta. Se mi chiedete di allenamenti speciali, la risposta è no. Gli allenamenti sono normali e non differiscono molto da quelli che facevo alla Dinamo, tranne che per il ritmo. E’ un piacere lavorare in un ambiente cosi. Totti? E’ il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. E’ un modello per i giocatori esperti, figuratevi per me. I suoi consigli sono preziosi”. Un ragazzo con la testa sulle spalle. I tifosi attendono il suo esordio in campo. Certamente del turn over prima o poi ci sarà e li toccherà a lui farsi trovar pronto da mister Garcia.

 

Intanto anche Perrotta si prepara alla sfida di giovedì. Chiede aiuto sopratutto ai tifosi. Ecco il suo intervento all’Adnkronos: Roma-Chievo? Vedrò la partita a casa, e’ una gara difficile, perchè il Chievo sta attraversando un periodo molto delicato, è ultimo in classifica con l’allenatore che è a rischio esonero, ma la Roma ha grande euforia e i valori credo che domani verranno fuori. La Roma riuscirà a vincere, avendo lo stimolo della classifica ma anche della possibilità di essere la prima squadra a vincere le prime dieci partite di fila. Chi vorrei risolvesse la sfida? Spero che sia Borriello il giocatore determinante per la Roma, se lo merita per il lavoro oscuro che sta facendo. Su Garcia? Il segreto del tecnico è stata la sua grande capacità di dare importanza ad ogni giocatore. Quello che traspare è questo coinvolgimento dell’intero gruppo in ogni situazione, dall’esultanza dopo i gol, alla corsa sotto la curva a fine partita. Ruota un po’ tutti i giocatori, ha grande intelligenza ed è un grande allenatore. Anche i risultati poi aiutano, danno convinzione e fanno gruppo. Totti? La Roma senza Francesco gioca in modo diverso, le qualità che ha Totti non le ha nessuno in rosa. Giocando con Borriello davanti la squadra è più proiettata ad andare sugli esterni per cercare il centro dell’area piuttosto che il fraseggio basso. Ma nonostante tutto ha vinto su un campo difficilissimo come quello di Udine e questo e’ sintomo di maturità da parte della squadra. Scudetto? La lotta per lo scudetto credo sia già ridotta a Roma, Juve e Napoli. L’Inter ha già tanti punti di ritardo ora, figuriamoci dopo 20 gare. Faccio fatica a pensare che la Roma possa perdere sette punti, non è facile mantenere questo ruolino di marcia fino alla fine, ma è una squadra tosta e molto equilibrata che subisce tiri in porta solo da trenta metri. Sannino? Il calcio vive di risultati ed essendo loro ultimi in classifica, staccati di due punti dalla penultima, sarebbe veramente dura rivederlo sulla panchina nella gara successiva. A volte non e’ la soluzione giusta esonerare l’allenatore, ma in Italia c’e’ questa ‘moda’, ma non sempre e’ la soluzione migliore”.

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