Roma-Spezia 2-1, pagelle giallorosse: Dybala vale l’Europa League

La Roma chiude con una vittoria all’Olimpico, 3 punti che valgono l’accesso alla prossima Europa League: nonostante i successi di Atalanta e Juventus, i giallorossi riescono a regalarsi la seconda competizione europea. Dybala è l’artefice insieme a Zalewski: rimonta sui liguri che saranno costretti allo spareggio salvezza con il Verona.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: DYBALA È ESSENZIALE. ZALEWSKI FINISCE IN CRESCENDO

Svilar 6.5: ha una caratteristica che i tifosi giallorossi non ricordavano in un portiere: esce sulle palle alte e dall’area per accorciare l’impostazione. Svilar si regala una buonissima partita in campionato senza grossi patemi, con sicurezza tra i pali e con qualche parata per i fotografi. Mai veramente impegnato: incolpevole sulla rete dello Spezia.

Smalling 6.5: Nzola non  un cliente facile, un attaccante che prende a sportellate tutto e tutti. Dopo la lunghissima partita di Budapest, il centrale della Roma regala una prestazione ottima, attenta e di fisico, nonostante qualche svarione dovuto alla stanchezza. È il leader indiscusso della difesa, in attesa della firma definitiva sul rinnovo.

Mancini 6: qualche disattenzione di troppo, dovuta alla poca concentrazione dopo una settimana con tante delusioni. Vicino a Smalling, fortunatamente, ritrova le giuste misure, ma nei primi attimi si vede la difficoltà nell’andare a pressare e a marcare. Gli errori ci sono, ma sono normali dopo i 150 minuti di Budapest.

Celik 5: manca completamente di tecnica e lo si vede in ogni stop mai sicuro e macchinoso. Il turco ha dimostrato di aver bisogno di molto tempo per ambientarsi in un campionato, forse, al di sopra del suo tasso tecnico. C’è da valutare se continuare a tenerlo o venderlo nel mercato, ma probabilmente resterà come alternativa dalla panchina. (dal 46′ Llorente 6.5: la vera sorpresa della retroguardia giallorossa. Lo spagnolo entra e fa tutto quello che il turco, fuori posizione, non è riuscito a fare. Piede educato e cavalcate ad appoggiare la manovra offensiva. Se il Leeds concederà sconti sul riscatto, è un’occasione che la Roma non può permettersi di perdere).

Zalewski 7: una partita che lo riporta tra i giovani più promettenti della Serie A, fresco di pre convocazione della Polonia per le prossime sfide europee. Il ragazzo corre e lotta anche se, in difesa, resta un po’ troppo leggero. Da un suo cross, che nessuno tocca, arriva il pareggio dei padroni di casa prima dello scadere di primo tempo. Nella ripresa affonda con meno convinzione con la stanchezza ed il fiatone sempre più presenti.

Cristante 6: la sua posizione tiene in gioco Nikolaou per l’1-0 dei liguri. All’inizio sembra non avere fiato, ma prende ritmo come un diesel e si accende con il passare dei minuti. I suoi recuperi sono essenziali anche se, dopo un anno da titolare fisso, in ogni competizione, ha bisogno estremo di riposo. Sosta che per lui tarderà ad arrivare con la nazionale pronta ad attenderlo.

Bove 6.5: dopo l’esclusione dalla finale di Europa League, il giocatore entra in campo con il giusto piglio, per dimostrare di poter stare in una squadra come la Roma. C’è qualche errore, ma fraseggio ed incursioni sono di ottima fattura. Sul cross di Zalewski, che vale l’1-1, tenta di incornare, mandando fuori tempo Zoet. Nella ripresa non cambia molto e alla fine lascia il campo al suo maestro. (dal 64′ Matic 7: entra e come sempre mette ordine. La partita cambia di spessore con il gigante serbo che tiene palla, inventa e prova a guidare una squadra che aveva estremo bisogno dei 3 punti).

El Shaarawy 6.5: altro grande assente della serata di Budapest, prova in tutti i modi ad accendersi sulla sua fascia. Nel primo tempo la Roma lo cerca tanto e lui non si nasconde, sfiorando il gol del pari colpendo la traversa. Nella ripresa cala con il passare dei minuti, ma non si risparmia con le incursioni che alla fine valgono il rigore della vittoria.

Pellegrini 6: stanco, infortunato, non al 100% ma volenteroso di scendere in campo per non abbandonare la sua Roma in un momento così difficile e dove i punti sono di vitale importanza. La lucidità è completamente assente, ma gli interventi a spezzare il gioco sono perfetti e provvidenziali. Bravo nel finale a gestire il pallone, cercando sempre la bandierina in un infinito recupero.

Dybala Roma
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Dybala 7: trascina tutta la squadra mettendosela sulle spalle. La Roma è dipendente dalla sua tecnica e dal suo talento: l’argentino prova in qualsiasi modo a spaventare Zoet, ma la mira non è delle migliori nella prima frazione di gioco. Nella ripresa viene a prendersi la palla a centrocampo e prova a bucare la difesa avversaria ma difensori e Maresca gli impediscono di esultare per il gol decisivo. Nel finale si prende la palla per un rigore pesantissimo: la rete e l’esultanza che valgono l’Europa League.

Belotti 5: viene servito in modo sbagliato ma anche l’ex Torino fa di tutto per nascondersi e per perdere qualsiasi contrasto aereo. In un’ora di gioco non risulta mai pericoloso, nonostante metta tutta la grinta possibile. Chiude il campionato con zero gol, uno score tremendo per una punta. (dal 64′ Abraham sv: prova qualche scambio poi si rompe i crociati ed abbandona il campo. (dall’80’ Spinazzola sv.)

Foti 6.5: la Roma da tutto quello che può con tanti cambi rispetto alla formazione originale di Budapest. Matic ha bisogno di riposo ma è costretto ad entrare per dare una spinta finale per acciuffare l’Europa League. Zalewski chiude in crescendo mentre Celik e Belotti deludono ancora. I giallorossi si ritrovano alla fine di una stagione che poterà tanti cambiamenti in rosa nel prossimo campionato: bisogna raffozzarsi per poter competere in tutti i tornei.

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